Polite Society – Operazione matrimonio, la recensione: tra teen movie e arti marziali

polite society - operazione matrimonio recensione

Polite Society – Operazione matrimonio (trailer), opera prima di Nida Manzoor, arriva in sala dopo aver convinto pubblico e critica durante l’ultimo Sundance Film Festival. La pellicola britannica offre agli spettatori un effervescente mix di commedia e azione, un pacchetto sapientemente confezionato che unisce il teen movie al film di arti marziali.

Ria (Priya Kansara), protagonista di Polite Society, è una scapestrata adolescente britannica di origine pakistana, ossessionata dalle arti marziali e dal suo idolo Eunice Huthart (nota controfigura inglese famosa per il suo lavoro in moltissime produzioni di successo), e vuole realizzare il suo sogno di diventare una stuntwoman. In conflitto con la sua famiglia, di stampo più tradizionale e legata agli usi del paese d’origine, trova conforto solo nella figura della sorella più grande Lena (Ritu Arya), un’aspirante artista allo sbando e dalle vane speranze. Quando invitate ad un party a casa di Raheela (Nimra Bucha), influente donna della comunità pakistana, Lena conosce il figlio di questa, Salim, giovane e facoltoso genetista, le cose per Ria cominciano ad andare nel verso storto. Di lì a poco infatti i due annunceranno le nozze. Ria capisce sin da subito che qualcosa di losco è in atto ed è preoccupata per la sorella, di cui ha a cuore la carriera e le ambizioni artistiche. Grazie all’aiuto delle sue amiche Clara (Seraphina Bucha) ed Alba (Ella Bruccoleri) e le sue doti da stuntwoman, Ria metterà su un piano in grado di salvare Lena e far saltare le nozze. 

Per Nida Manzoor, apprezzata regista britannica di origine pakistana, già al timone di alcuni episodi di Doctor Who e creatrice della piccola ma sorprendente serie We Are Lady Parts (per ora inedita in Italia), questo debutto certifica la sua grande qualità nell’essere in grado di mescolare abilmente i generi. Utilizzando schemi consueti al pubblico, infatti, intreccia la commedia adolescenziale di stampo occidentale e il film d’azione dal sapore più orientale, riuscendo ulteriormente a trasformarli, attualizzarli e riuscendo a consegnare al pubblico qualcosa di familiare ed originale allo stesso tempo. 

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I drammi adolescenziali, gli scontri tra sorelle, le risse scolastiche non sono più un pretesto drammatico all’interno della costruzione narrativa, ma diventano azione. Surreali e sui generis, le scene di lotta (sempre tra donne all’interno del film) sono gli step che la nostra eroina deve affrontare, le tappe presenti in un romanzo di formazione sono scandite dalle mosse rocambolesche da aspirante stuntwoman. Un mix che non solo offre allo spettatore una visione rinfrescante, ma che a livello espressivo permette alla protagonista adolescente e alle sue “rivali” di dare sfogo a emozioni più istintive e primordiali. 

Polite Society cerca di diversificare la proposta classica e ne esce vincente. No, non si tratta di una pellicola rivoluzionaria, non lascerà il segno all’interno dell’industria in modo definitivo. Il film rientra però in quelle opere che, attraverso piccole e ragionate innovazioni, riescono a portare una fresca e diversificata visione produttiva nel panorama attuale. La commedia adolescenziale quindi può diventare action, può avere uno scheletro consueto in grado di non destabilizzare l’audience ma contenere in sé qualcosa di diverso. Una commistione di generi e e riferimenti culturali in grado di intrattenere lo spettatore medio di qualsiasi nazione. Una pellicola che finalmente può parlare in prima persona ad una giovane ragazzina pakistana ma che allo stesso tempo, grazie alla sua universalità, riesce a coinvolgere chiunque. 

Polite Society – Operazione matrimonio è in sala dal 15 Giugno 2023, distribuito da Universal Pictures.

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