Figlio d’arte ma non troppo
John Carpenter nasce nel 1948 a Carthage, New York. Ammirando la carriera del padre, musicista di successo che collabora con grandi artisti come Frank Sinatra, si appassiona sin da bambino alla musica ma scopre la sua vera vocazione al compimento del suo ottavo compleanno quando riceve dal padre la sua prima 8mm.
In adolescenza produce i suoi primi lavori, tra cui ricordiamo i cortometraggi Revenge of Colossal Beasts (1962) e Terror from Space (1963), titoli che già suggeriscono l’immaginario a cui l’autore fa riferimento: la narrativa di fantascienza, scrittori come Lovecraft e King ma anche b-movie e grandi registi classici come Howard Hawks.
Dopo una breve esperienza presso la Western Kentucky University, alla fine degli anni 60 Carpenter decide di dedicarsi seriamente alla sua più grande passione e così si iscrive alla USC School of Cinematic Arts dove entra in contatto con maestri del calibro di Alfred Hitchcock, Orson Welles, Roman Polanski e Howard Hawks, i quali inevitabilmente influenzeranno la sua produzione.
«And in The USA (I’m) a bum.»
Nel 1970 Carpenter partecipa come sceneggiatore, compositore e montatore (dirige anche alcune scene ma non viene accreditato) alla produzione di un cortometraggio per la USC dal titolo The Resurrection of Broncho Bill, vincitore del premio Oscar al Miglior cortometraggio. Quattro anni dopo si diploma realizzando il suo primo lungometraggio in 35mm, Dark Star, che passerà anche nelle sale. Il film è un sci-fi dalle atmosfere beckettiane che inevitabilmente omaggia l’opera per eccellenza di Stanley Kubrick, 2001: A Space Odyssey (1969). La trama si sviluppa nello Spazio e ha al centro una missione: un team di astronauti particolarmente grotteschi e dai modi tragicomici deve distruggere alcune stelle con l’aiuto di ordigni intelligenti, se non fosse che verso la fine una di queste bombe si ribella e si lancia in una lunga riflessione sui risvolti etici del proprio ruolo.
A questo punto Carpenter è ancora sconosciuto ai più ma pieno di idee (nell’arco di 4 anni scriverà ben 4 sceneggiature), proprio come Irwin Yablans, un operatore che lavora nella Warner Bros. e che vuole mettersi in proprio nel mondo della produzione. Arriva il 1976 e Carpenter riesce ad ottenere i finanziamenti (appena 100 mila dollari) per produrre un suo soggetto, Distretto 13 – Le brigate della morte, una sorta di remake metropolitano di Un dollaro d’onore (1959) di Howard Hawks, in assoluto suo regista preferito.
Dopo una serie di rifiuti Carpenter entra in contatto con Yablans, il quale accetta di occuparsi della distribuzione ma senza grandi successi. Il film infatti viene accolto tiepidamente negli Stati Uniti ma conosce nuovo slancio in Europa grazie alla sua presentazione presso il London Film Festival da parte di Michael Myers, un distributore britannico che aveva contattato Yablans mostrandosi interessato. Il coinvolgimento di Myers si rivela determinante non solo per il successo di Distretto 13 (che riceve recensioni positive anche dalla rivista Cahiers du cinéma), ma soprattutto per la carriera di Carpenter che da quel momento, in Europa, verrà considerato un autore.
«In France, I’m an auteur; in Germany, a filmmaker; in Britain, a genre film director; and, in the USA, a bum.»
The babysitter murders
Yablans, volenteroso di replicare il successo, propone a Carpenter di lavorare di nuovo insieme a una sua idea: un film ambientato nella notte di Halloween che vede un killer spietato impegnato a terrorizzare le babysitter del quartiere. Yablans stesso lo definisce un horror semplice, senza sangue, fatto di ombre e vedo-non-vedo, «theatre of the mind». Carpenter non è molto entusiasta all’idea di dirigere un horror per cui temporeggia e si dedica ad alcuni lavori televisivi.
Infine però accetta imponendo alcune condizioni: pieno controllo sulla direzione artistica, coinvolgimento di Debra Hill, sua fidanzata, e un compenso di appena 10 mila dollari, più il 10% sugli incassi, per scrivere il soggetto, dirigere film e comporre la colonna sonora. Yablans ovviamente accetta e dopo aver messo insieme 300 mila dollari con l’aiuto del produttore Mustafa Akkad, dà inizio alla produzione che durerà appena due settimane.
Halloween
La sceneggiatura viene scritta a quattro mani: Debra Hill si occupa della costruzione del mondo diegetico, dei rapporti tra le ragazze e in generale degli aspetti familiari mentre Carpenter si dedica a costruire le atmosfere e la figura di Michael Myers, più spesso definito nello script come Ombra, incarnazione del male puro, depersonalizzato e indistruttibile.
La troupe è composta perlopiù da giovani conoscenti e amici alle prime esperienze, ma per quanto riguarda il cast e le attrezzature Carpenter non bada a spese. Praticamente un quarto del budget viene investito nell’acquisto delle Panaglide, nuove steadycam Panavision che avrebbero garantito anche ad un film di basso profilo una qualità dell’immagine da kolossal, oltre a permettere movimenti di macchina più liberi che favorissero l’immedesimazione dello spettatore.
Anche per il casting Carpenter pensa a dei nomi per alzare il livello. Per il ruolo del Dottor Loomis contattano Christopher Lee il quale però rifiuta. La scelta ricade quindi su Donald Pleasence che accetta non senza qualche riserva. Jaime Lee Curtis, non appena Yablans scopre che la giovane è figlia di Janet Leigh, la protagonista di Psycho (1960), si aggiudica il ruolo di Laurie. Per i ruoli delle amiche di Laurie, Annie e Lynda, vengono scelte rispettivamente P. J. Soles e Nancy Keys, proveniente una dal cast di Carrie (1976) e l’altra da un ruolo in Distretto 13. Carpenter non sa bene a chi affidare il ruolo dell’Ombra quindi quando Nick Castle, un suo amico che viveva vicino i luoghi delle riprese, si offre di dare una mano nella produzione gli viene subito affidata la maschera, che tra l’altro è stata ricavata a partire da una maschera del Capitano Kirk portata sul set da un membro della troupe.
Una volta terminate le riprese e aver supervisionato il montaggio, Carpenter in soli 4 giorni ricama al sintetizzatore una colonna sonora che amplifica la suspense e potenzia le atmosfere cupe riprese dalla Panaglide.
Lo scarto tra la semplice idea iniziale di Yablans e il lavoro di Carpenter risiede evidentemente nella figura di Myers, non un comune killer di babysitter ma incarnazione del male, figlio di una società ipocrita e repressiva. L’ambientazione di provincia e i protagonisti adolescenti alle loro prime esperienze sessuali fanno sì che lo spettatore possa sentirsi immerso in una realtà più che familiare: è la propria vita a essere stravolta dal ritorno di un’oscurità che la società stessa ha prodotto.
L’incipit, omaggio alla prima sequenza di Touch of Evil di Orson Welles (1958), si presenta come un unico piano sequenza in soggettiva. Lo spettatore vede attraverso gli occhi del piccolo Michael Myers che a soli 6 anni dà sfogo al suo istinto omicida assassinando la sorella. Questo livello di allineamento tra il killer e il pubblico, rafforzato dal fatto che la messa in quarto sia intralciata dalla maschera che il bambino decide di indossare, suggerisce un’ulteriore presa di responsabilità della società nei confronti del male che infine neanche un’arma imbracciata dalla scienza può sconfiggere.
Il film, intitolato infine Halloween (qui la recensione di Halloween Kills), esce negli USA proprio la notte del 31 ottobre 1978 e senza volerlo, segnerà una svolta sia nel genere horror, dando il via alla stagione degli slasher, sia alla carriera di Carpenter che, volente o nolente, da quel momento verrà universalmente considerato uno dei più abili creatori di suspense della storia del cinema, come dimostra il successo di altri suoi lavori come The Fog (1980) e La Cosa (1982).
SITOGRAFIA
- https://www.longtake.it/personas/john-carpenter
- http://trovacinema.repubblica.it/attori-registi/john-carpenter/173946/
- http://www.ondacinema.it/monografie/scheda/john_carpenter.html
- https://it.wikipedia.org/wiki/Halloween_-_La_notte_delle_streghe#Produzione
- https://www.nerdburger.it/halloween-curiosita-carpenter/
- https://youtu.be/rNb-Z8KubbA
- https://www.netflix.com/it/title/80990849?s=i&trkid=13747225&vlang=it&clip=81498017