The Undoing, la recensione della serie con cui Sky e HBO inaugurano il nuovo anno

The Undoing, la nuova serie tv su Sky serie tv

The Undoing (trailer) è una serie HBO distribuita in Italia da Sky, che l’ha resa disponibile integralmente l’8 gennaio 2021.

Ovviamente il cast stellare è motivo principale per cui si è creata tutta questa effervescenza. Tra i più famosi abbiamo Donald Sutherland, Nicole Kidman e Hugh Grant. Inoltre c’è Susanne Bier alla regia, che nel 2018 aveva diretto per Netflix il film Bird Box, un prodotto molto popolare che ha rilanciato il genere horror/thriller sci-fi cui si rifaranno pellicole come A Quite Place, The Silence e El Hoyo (Il Buco). In questa serie si perdono i riferimenti alla fantascienza ma la componente thriller è molto forte, tanto in alcuni casi da intralciare la trama.

The Undoing, racconta appunto della rovina di una famiglia dell’alta società newyorkese. I Fraser sono una coppia molto affermata, Jonathan (Hugh Grant) oncologo pediatrico di successo e Grace (Nicole Kidman), una stimata psicologa. Il figlio Henry (Noah Jupe) frequenta una prestigiosa scuola privata di Manhattan. Le rette esageratamente alte e le generose donazioni permettono l’istituzione di borse che danno la possibilità di frequentare anche a ragazzi meno abbienti. Ed è proprio nel contesto dell’organizzazione di un’asta per l’istituto che si apre la trama.

Grace fa parte del comitato organizzativo, in cui si inserisce una nuova mamma, Elena (Matilda De Angelis). Elena vive ad Harlem con i suoi due figli e il marito; è un pesce fuor d’acqua tra i genitori del prestigioso istituto ma Grace ha da subito n atteggiamento gentile nei suoi confronti. La sera dell’asta Elena è sola e visibilmente sconvolta, quindi Grace le offre aiuto ma lei decide di lasciare l’evento e dirigersi in treno a casa. La mattina dopo l’Upper East Side viene sconvolta: Elena è stata trovata morta dal figlio Miguel (Edan Alexander). Si tratta di un omicidio brutale. La polizia inizia un’indagine energica che non risparmia la povera Grace, rimasta sola con Henry perché Jonathan si trova a Cleveland per un convegno. Ed è proprio qui che iniziamo ad addentrarci nel thriller. Jonathan è scomparso, non è a Cleveland ed è il primo sospettato per l’omicidio di Elena Alves. Da questo primo sospetto la trama decollerà, facendosi strada in un impenetrabile groviglio di bugie e dubbi che tormenteranno la povera Grace.

The Undoing, la nuova serie tv su Sky

Come abbiamo detto la trama di The Undoing si sviluppa in 6 episodi da 50 minuti circa ma si ha davvero l’impressione di vedere un film un po’ più lungo del solito. E questo è sia il maggior pregio che il maggior difetto di questa serie. È un prodotto estremamente godibile, avvincente, che tiene col fiato sospeso e invoglia a divorare gli episodi uno dopo l’altro proprio come se fosse un lungo film. A fine visione però si rimane un po’ delusi, e non per il finale o per il fatto che non vedremo più Nicole Kidman nelle vesti di Grace, bensì a causa di un forte senso di incompletezza.

Solitamente i prodotti seriali assicurano un apporto di informazioni estremamente approfondito e dettagliato, cosa che non accade in questo caso. In quasi sei ore la trama viene affrontata in modo abbastanza superficiale, con lo stesso grado di approfondimento tipico di un film che deve condensare tutto il materiale in un paio d’ore. Da HBO, che comunque già aveva peccato di errori simili nelle stagioni finali di Game of Thrones (2011-2019), ci si sarebbe aspettati qualcosina in più. Molto spesso la natura delle relazioni tra i personaggi è solo accennata o addirittura spiegata. Ad esempio è la stessa Grace che sottolinea la forte ammirazione di Henry nei confronti del padre che condiziona il loro rapporto; o ancora Franklin (Donald Sutherland), il padre di Grace, le fa notare quanto lei sia emotivamente debole nei confronti di Jonathan. Un prodotto seriale, in cui si ha a disposizione del tempo, dovrebbe avere più cura di tutte queste sfumature, fondamentali in una trama che si regge proprio sui rapporti tra i personaggi e sulle decisioni che ne scaturiscono.

Per quanto riguarda la parte visiva invece siamo di fronte ad un prodotto più che degno. La fotografia è precisa ed efficace: toni freddi durante lo svolgimento delle indagini e caldi per flashback o momenti che precedono l’omicidio. La regia invece si concede qualche vezzo meno scolastico. Spesso nelle scene di raccordo abbiamo inquadrature inclinate e campi lunghi e a volte la parte superiore dell’immagine risulta sfocata, a sottolineare il senso di oppressione dei personaggi anche quando si trovano in spazi aperti.

Tutto sommato quindi The Undoing è una serie avvincente, ben fatta e sicuramente consigliata se siete amanti del thriller. Ma stiamo parlando di un prodotto che sembra impermeabile. Lo spettatore non riesce ad entrare veramente nei meccanismi che regolano le vite e le relazioni tra i personaggi e quindi spesso i comportamenti rimangono opachi. Il thriller, fatto di misteri e verità non dette si espande fino a compromettere la completezza che ci si aspetterebbe da un prodotto seriale.

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