Tetris, la recensione del film su AppleTV+

Tetris la recensione del film su AppleTV+

Conoscete Tetris? Quel gioco in cui bisognava incastrare dei mattoncini di quattro pixel alla perfezione in pochissimo tempo altrimenti si accumulavano e finiva tutto? Se sentite già una certa tensione addosso, di sicuro vorrete seguire l’avventura legale dell’imprenditore Henk Rogers (Taron Egerton) nell’omonimo film Tetris (trailer) su Apple TV+ diretto da Jon S. Baird, regista di Stanlio e Ollio. Per pubblicare il gioco infatti si è dovuto incastrare nelle sedi di varie compagnie in America, Giappone, Inghilterra e Russia. Ha sfidato il poco tempo degli incontri fortuiti con i vari presidenti. Ha chiesto un prestito di 3 milioni di dollari ad una banca e ha ipotecato anche la casa. Tutto questo per un gioco?

Partiamo con ordine, iniziamo dal livello 1. Henk Rogers è un imprenditore, ma anche sviluppatore di videogiochi, che vive in Giappone. Porta ad una fiera in America il suo videogioco basato sul gioco giapponese GO, ma sembra non interessare a nessuno. Nel primo minuto di film sembra già tutto finito, ma quando alla fiera prova il gioco Tetris per PC, ha una rivelazione. Quel gioco è tutto per lui. Un connubio perfetto tra arte, matematica, poesia. I mattoncini li vede anche in sogno. Vuole a tutti i costi pubblicare il gioco anche in Giappone. Vuole non solo i diritti legali, ma anche pubblicare in proprio con la sua casa di distribuzione Bullet-Proof Software per le console Nintendo.

Tetris la recensione del film su AppleTV+

Ben presto scoprirà di non essere l’unico ad avere quest’idea e dovrà scontrarsi con altri giocatori (avversari in affari) per arrivare all’ultimo livello (l’accordo con la compagnia sovietica ELORG) e ottenere la licenza. Il gioco infatti è stato inventato da un programmatore russo, Aleksej Leonidovič Pažitnov (Nikita Efremov), e negli anni 80 comunicare con la Russia è quasi impossibile. Siamo negli ultimi anni del comunismo in Unione Sovietica e della Guerra Fredda. Il gioco in patria non ha un mercato, ma viene copiato e diffuso in segreto tramite Floppy Disk per tutto il paese. Il gioco per l’Unione Sovietica rappresenta un vero pericolo. È una distrazione dal lavoro per chi ci gioca («I lavoratori del governo ci giocavano per ore ogni giorno in tutta l’Unione. Non concludevano niente.» dice Valentin Trifonov, membro del Comitato Centrale del Partito Comunista, accusando Aleksej di aver distrutto l’Unione Sovietica con il suo gioco), e commercializzarlo all’estero sarebbe la fine del comunismo e l’apertura ad una società occidentale capitalista.

Il film restituisce il ritmo incalzante del videogioco, sia con il montaggio che con la narrazione stessa. Questa porta il protagonista a risolvere problemi sempre più difficili in minor tempo. Anche la colonna sonora alimenta il ritmo, con musica elettronica in stile anni ’80 e rivisitazioni dell’iconico tema principale del gioco. La storia, a tratti drammatica per l’oppressione dell’Unione Sovietica, è in generale un’avventura con elementi comici e viene affrontata attraverso gli occhi del protagonista. Rogers è prima di tutto un appassionato videogiocatore, questa passione lo porta avanti nella sua avventura senza esitazioni. Con coraggio,  determinazione e una buona dose di umorismo. Rogers farà di tutto perché l’autore del gioco, Aleksej, venga riconosciuto dal lato legale e quello economico, questo sfocerà in un’amicizia tra i due che andrà oltre i conflitti tra le nazioni.

Disponibile dal 31 Marzo su AppleTV+.

Ti potrebbero piacere anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ho letto la privacy policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo 2016/679 (GDPR) e del D.Lgs. n. 196 del 2003 cosi come novellato dal D.Lgs. n. 101/2018.