Pulp Fiction compie 25 anni: (ri)scopriamo dieci curiosità

Si sa: Pulp Fiction è uno dei film più significativi e amati della storia del cinema. Scritto da Quentin Tarantino e Roger Avary ad Amsterdam, la pellicola rimane alla memoria per i suoi dialoghi veloci ed efficaci, una valigetta misteriosa di cui ancora non si conosce il contenuto (o perlomeno si ipotizza) e i ruoli scritti appositamente per le personalità che li hanno interpretati.

Pulp Fiction debuttò nelle sale il 14 ottobre 1994, una produzione che vanta numerosi premi tra cui l’ambita Palma d’Oro a Cannes dello stesso anno d’uscita e il Premio per la miglior sceneggiatura originale agli Oscar del 1995.

La trama del film è divisa in tre episodi i quali non seguono nessun ordine cronologico. Possiamo dire che sono racchiusi in una specie di ciclo degli eventi: l’azione inizia e finisce nello stesso posto. Infatti, il film si apre con due ladruncoli da quattro soldi che tentano di rapinare una caffetteria, la stessa che chiude il film. Vincent Vega e Jules Winnfield, invece, sono due killer che devono sbrigare gli ordini del capo Marsellus Wallace. Lo scopo è quello di recuperare una valigetta di cui non si conosce il contenuto e per non farci mancare nulla il pugile Butch sembra pronto a fallire il suo prossimo incontro, proprio come promesso a Marsellus.

Dopo aver evidenziato, per sommi capi, le vicende del film che quest’anno spegne ben 25 candeline, ecco dieci curiosità in ordine sparso legate al film che forse non sapevi. Se ne eri già a conoscenza, visto che ci sei, leggile lo stesso.

Pulp Fiction compie 25 anni: (ri)scopriamo dieci curiosità

1. La sceneggiatura

Amsterdam, 1992. In un monolocale senza telefono al centro della città, Quentin Tarantino, insieme all’amico Roger Avary, trascorse tre mesi di lavoro ininterrotto su un progetto, quello che poi sarebbe diventato Pulp Fiction. Lo script iniziale fu scritto su dodici quaderni scolastici e interamente a mano. Il risultato? Centinaia e centinaia di pagine dalla calligrafia indecifrabile successivamente trascritte dalla dattilografa Linda Chen.

2. “Ezechiele 25-17…”

Jules, interpretato da un magistrale Samuel L. Jackson, nei momenti più concitati è solito a ripetere un verso che dice essere tratto dalla Bibbia: l’ormai nota citazione è stata ripresa da una versione iniziale della sceneggiatura del film di Robert Rodriguez, Dal Tramonto all’Alba. Avrebbe dovuto recitarla il personaggio di Fuller interpretato da Harvey Keitel durante uno scontro con entità vampiresche.

3. Jennifer Aniston

Tarantino riferì spesso che fu Jennifer Aniston ad essere stata scelta per il ruolo di Mia Wallace, ma poi non fu confermata. Ve la immaginate nel ruolo della moglie del Gran Capo?

4. Low budget, high quality

La produzione mise a disposizione “solo” 8 milioni di dollari. Ben 5 milioni sono serviti per pagare il cast. È nota la cifra che il film incassò: si tratta di oltre 200 milioni di dollari.

5. Tarantino e Fellini

Il regista è sempre stato amante dell’Italia, specialmente delle pellicole nostrane. La danza di Vincent e Mia fa riferimento a Otto e Mezzo, uno dei capolavori di Federico Fellini. Nel film felliniano i due ballerini erano Barbara Steele e Mario Pisu, i quali interpretavano i personaggi di Gloria Morin e Mario Mezzabotta.

6. Uma Thurman

All’inizio la Thurman non accettò il ruolo di Mia Wallace. Quentin Tarantino fece di tutto pur di vederla nel cast, così finì col leggerle tutta la sceneggiatura al telefono. L’attrice accettò la parte.

7. Mr. Blonde è il fratello di Vincent Vega

Mr. Blonde, ossia Vic Vega, personaggio de Le Iene interpretato da Michael Madsen, è il fratello di Vincent Vega (ruolo che rialzò la carriera di John Travolta). Tarantino pensò di girare uno spin-off in onore dei due intitolato Vega Brothers, che secondo il regista avrebbe narrato le vicende precedenti ai film.

8. Mia e Vincent hanno rubato il trofeo di ballo

Chi ama Pulp Fiction non può non amare la sequenza in cui Vincent e Mia ballano al Jack Rabbit Slim. Una notizia trasmessa alla radio, ascoltata altrove nella pellicola, afferma che il trofeo è stato rubato.

9. Furti su furti

Nell’appartamento di Lance, mentre Vincent acquista la miglior eroina in circolazione (non siamo ad Inglewood e nemmeno ad Amsterdam, ma a casa di Lance), racconta al pusher che la bellissima Chevy Malibu del 1964 tenuta in deposito per anni aveva avuto dei problemi. Fu Butch a rubare l’auto di Vega. In realtà, la Malibu era di Tarantino ed è stato rubata dopo le riprese del film; la polizia ha poi ritrovato l’auto circa vent’anni anni dopo.

10. La valigetta

Cosa c’era nella ventiquattr’ore? È questo il quesito che ad oggi molti fan non si spiegano. Le ipotesi, però, sono tra le più disparate: c’è chi afferma che all’interno ci sia l’anima di Marcellus e chi pensa al vestito dorato di Elvis. Secondo quanto dichiarato dal co-sceneggiatore Roger Avary, la valigetta avrebbe dovuto contenere i famosi diamanti de Le Iene. Visto che l’idea non entusiasmò né Avary né Tarantino, si decise di non mostrare mai il contenuto della valigetta. Durante un’intervista il regista dichiarò: “È qualunque cosa lo spettatore voglia che sia.”

Queste erano soltanto dieci delle moltissime curiosità del film di Tarantino. In un’altra occasione si è parlato del foot fetish del regista, approfondimento che trovate qui.

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