See, la recensione della serie su Apple TV+

See

See (trailer) è una delle prime serie di Apple TV+, il canale streaming della famosa azienda di Cupertino, e vede la firma di uno showrunner esperto come Steven Knight ed un protagonista di blockbuster come Jason Momoa. Steven Knight è noto per aver portato a Venezia il notevole Locke con Tom Hardy ed aver curato, sempre con Hardy il progetto televisivo Taboo. La carriera di Knight è prevalentemente legata alla scrittura e a sceneggiature di successo come Piccoli affari sporchi di Stephen Frears e La promessa dell’assassino di David Croenenberg.

In un futuro prossimo venturo, il mondo è devastato dalle conseguenze di guerre chimiche e nucleari. L’umanità è stata brutalmente punita con una deformazione genetica che consente di procreare solo bambini ciechi, l’umanità intera è ormai cieca, ma non smette di fare guerre tribali e produrre violenza. La natura è rinata, la cecità ha impedito all’uomo di proseguire il suo sviluppo inquinante e corrosivo e gli animali così come le piante, non hanno subito danni e si sono riformati rigogliosi.

In un mondo di ciechi, i pochi che nascono vedenti sono considerati frutto di stregoneria ed isolati o uccisi. In un piccolo villaggio, il coraggioso capo chiamato Baba Voss (Jason Momoa) cresce due eredi della terra vedenti (figli non suoi) in assoluto segreto. I bambini sono ricercati e il loro padre biologico è considerato un pericoloso stregone fuggitivo. Baba lotta per la vita della sua famiglia e del suo villaggio con coraggio ed abilità e pur essendo cieco vede il futuro dell’umanità e lo protegge.

La storia narra l’odissea di Baba e della sua famiglia con i sapori della wilderness e le regole del cinema western. I protagonisti somigliano un po’ ai primi coloni americani ed un po’ ai nativi, agendo in un mondo che esibisce solo agli occhi dello spettatore i resti post nucleari dell’umanità. Lo showrunner gioca con interessanti soluzioni su come potrebbe essere una società umana fondata sulla cecità, non tralasciando dettagli del vivere nella tenebra e teorizzando regole e comportamenti, regalandoci originalissime battaglie ad armi bianche tra non vedenti. Baba è un ipertesto notevole del famosissimo samurai cieco Zatoichi creato da Shomizawa Kan e protagonista di ventinove film ufficiali, ma sono i cattivi a destare più curiosità, molto dettagliati e ben caratterizzati ricordano un po’ il mondo di Game of Thrones ed un po’ la santa inquisizione, costruendo degli intrecci molto intriganti e suggestivi.

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