La donna per me, la recensione del film su Sky

«Ma non è che non mi vuoi più sposare?» risposta non pervenuta. Andrea (Andrea Arcangeli) protagonista di La donna per me (trailer) film diretto da Marco Martani, è assillato da questa domanda. Laura (Alessandra Mastronardi), futura sposa di Andrea, nonché perfetto cliché dell’artista disordinata e adorabile, è invece assillata da una non diagnosticata ansia da abbandono.

Come in ogni stereotipo che si rispetti, l’uomo il giorno prima delle nozze va al bar con gli amici e palesa la rinomata storiella del: “appena sei fidanzato ti desiderano, quando sei single nessuno ti degna di uno sguardo”. Andrea, infatti, sente addosso gli occhi di tutte le donne del bar e sempre più confuso, nella strada verso casa, desidera ardentemente che questo incubo del matrimonio finisca; infatti un fulmine lo colpisce e sviene.

La fata madrina l’ha accontentato: ogni mattina Andrea si risveglia con una vita diversa; una di quelle vite che avrebbe tanto sognato avere. Un giorno è un architetto di successo, poi scapolo incallito desiderato ardentemente da ogni donna (senza che si capisca il perché di questo fascino irresistibile), un altro giorno è un avvocato senza scrupoli, poi un “musicista” di successo.

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Sarebbero bastati due cambi vita per far passare il messaggio che Andrea, nell’apparente perfezione sente un vuoto: manca Laura. La donna infatti è sempre presente nei nuovi scenari di lui, ma non sta per sposarlo, ha una sua realtà e delle nuove relazioni. Questo chiaramente Andrea non può sopportarlo, perché è accettabile avere i dubbi e rinnegare il matrimonio, ma Laura non può farsi una vita senza di lui. Si aggiunge poi, oltre alla mancanza della donna, un irrisolto dramma paterno che si aggira per tutto il film senza andare mai troppo nello specifico. Utilità? Nessuna.

Il numero dei cliché e degli stereotipi a questo punto è imbarazzante. L’escamotage del loop temporale, poi, non apporta una grande novità, pensiamo solo a Torno indietro e cambio vita. La scelta di Francesco Gabbani nel ruolo di uno degli amici di Andrea è ancora da comprendere. Le donne nelle varie vite del protagonista vengono dipinte come vampire perennemente in cerca di sesso e il matrimonio è descritto come la fine della vita.

La donna per me non rispecchia la realtà delle giovani coppie di oggi. È l’ennesimo tentativo di commedia romantica andato male. Il film ha il sapore di un cornetto all’uvetta. Dolce? Sì. Peccato che l’uvetta non piaccia quasi mai a nessuno.  

Dal 23 maggio su Sky.

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