Do Revenge, la recensione del film su Netflix

do revenge

Do Revenge (trailer) è un teen movie con tratti da dark comedy, diretto da Jennifer Kaytin Robinson e distribuito dalla piattaforma di streaming Netflix.

La trama è molto semplice: un’ape regina del college vittima di un’infamia viene spodestata e, grazie ad un’alleanza insolita con una ragazza nuova – la classica outsider insospettabile a sua volta bullizzata – decide di vendicarsi e aiutare la nuova amica a fare lo stesso. Il perno ruota attorno ad una storia di amicizia e vendetta e, come quasi tutti i prodotti del genere, tende spesso ad esagerare con le vicende, sfiorando a tratti l’assurdo. In ogni caso però, Do Revenge cerca in tutti i modi di veicolare un messaggio ben diverso, approdando ad un finale di certo non inatteso, ma del tutto a braccetto coi tempi. C’è persino un colpo di scena – direttamente dall’universo Hitchcock – che trascina lo spettatore nelle pieghe di un thriller inaspettato a dare ancora più sostegno alla storia carina e tutto sommato ben costruita.

Così, velata da colori pastello, studenti in uniforme e festoni bordo piscina, si consuma una vicenda che tutto è fuorché una commedia: i temi assolutamente attuali come bullismo, discrepanze di genere e status sociale, solitudine adolescenziale e autodeterminazione femminile si fanno spazio all’interno di un prodotto che parla direttamente alle fasce più giovani, riprendendo i classici high-school movie anni ’00 nelle ambientazioni, ma discostandosi completamente negli accadimenti e nella caratterizzazione dei personaggi – assolutamente più meticolosa e approfondita -. Strizzando furbamente gli occhi ai più classici teen movie, Do Revenge si avvale di un tocco di modernità assoluta che non passa di certo inosservata. Chiara è poi la critica alla società delle apparenze che ci circonda, dove sono proprio gli adolescenti a subirne le influenze e le conseguenze: la smania e il bisogno di costruirsi a tutti i costi un personaggio è il punto focale su cui il film vuole flebilmente farci riflettere.

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Più crudo negli accadimenti, Do Revenge racconta di quanto l’adolescenza sia cambiata e così i problemi che la contraddistinguono, mostrando limpidamente quello che accade fra i banchi di scuola mentre gli adulti non se ne accorgono e, soprattutto, lasciando trasparire quella che è la vera rabbia adolescenziale che si scaglia senza freni su ogni ostacolo che vi si presenti davanti. Esemplare la totale assenza di genitori o adulti, ad eccezione di una strepitosa preside “cattiva” e risoluta Sarah Michelle Gellar che ci riporta nostalgicamente agli anni ‘90 (oltre che omaggiare Cruel Intentions) quasi come richiamo affettivo.

Molto interessante la scintilla del revenge porn, un argomento poco trattato che meriterebbe molto più spazio all’interno della cinematografia soprattutto giovanile. Sarebbe stato ancora meglio approfondire la questione senza limitarsi a sfiorarla e soprattutto descriverne gli effetti sulla vittima in maniera meno superficiale. Tuttavia, trattandosi comunque di un film pensato per una fascia molto giovane, appare giustificata la scelta di rendere le cose più “leggere”.

L’eroina Camilla Mendes, atterrando direttamente da Riverdale, conferma poi la sua abilità nello stare nei panni della ragazza popolare e sicura di sé, completamente a suo agio fra i corridoi di un college americano, mentre Maya Hawke, direttamente dagli anni ‘80 di Stranger Things, dimostra tutta la sua maturità ed il suo talento, in una parte insolita e non così semplice (del resto non ha mancato di darci già prova delle sue potenzialità).

A questo punto sembra proprio il caso di dire: Do Revenge, quando la vendetta è un piatto…che non va servito!

Su Netflix dal 16 Settembre.

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