Call My Agent – Italia, la recensione della seconda stagione su Now

Call My Agent Italia recensione stagione 2

Poco più di un anno fa debuttava su Sky la prima stagione di Call My Agent – Italia, remake prodotto da Sky Studios e Palomar dell’originale serie francese Dix pour cent, incentrata su un’agenzia di spettacolo e le vicende dei suoi agenti. In poco tempo si è imposta fra i migliori progetti italiani dell’anno, spiccando sicuramente per la sua comicità e, soprattutto, la scrittura di Lisa Nur Sultan che, pur mantenendo tratti e situazioni simili alla serie francese, è riuscita a dare una vita propria al prodotto nostrano, confermandogli una seconda stagione (trailer), uscita lo scorso 22 marzo. È in quest’ultima, infatti, che possiamo notare una maggior autonomia dell’universo narrativo costituitosi intorno alla CMA, l’agenzia di spettacolo in cui lavorano i protagonisti Vittorio (Michele Di Mauro), Lea (Sara Drago), Gabriele (Maurizio Lastrico) ed Elvira (Marzia Ubaldi, venuta a mancare recentemente).

Se nella prima stagione avevamo lasciato i quattro agenti alle prese con la crisi dell’agenzia e le esigenze delle Star che essi rappresentano, ecco che anche questa nuova stagione si apre con non poche difficoltà: in primis il flop del film Bastianazzo, un grande investimento per la CMA che non è andato come previsto. A questo seguirà poi la ricerca di un nuovo socio che possa salvare l’agenzia rilevando le quote di Claudio Maiorana, il fondatore che nella prima stagione aveva abbandonato la società lasciandola con diversi problemi economici. Le storyline dei personaggi verranno nel frattempo portate avanti in parallelo, tra lavoro e vita privata, trovando dei punti di incontro con quelle dei protagonisti francesi, ma anche acquistando un’indipendenza più appetibile al pubblico italiano.

Call my agent italia recensione stagione 2

Anche questa volta il cast si arricchisce di ospiti d’eccezione: Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, Gabriele Muccino, Claudio Santamaria, Serena Rossi e il marito Davide Devenuto, Elodie e Sabrina Impacciatore, fresca del successo oltreoceano. Ma le sorprese non finiscono qui. Infatti, oltre ad alcuni divertentissimi camei, torneranno anche Luana Pericoli (una divertentissima Emanuela Fanelli che si supera episodio dopo episodio) alle prese con il proprio biopic, e Corrado Guzzanti, costretto suo malgrado a prenderne parte. Se nella prima stagione, però, i nomi delle celebrità potevano essere un pretesto per attirare l’attenzione su una nuova serie e incuriosire lo spettatore, adesso sembra possa esserci spazio per una maggior fidelizzazione del pubblico nei confronti delle storie dei protagonisti, che abbiamo nel frattempo imparato a conoscere. La penna di Lisa Nur Sultan (insieme a Federico Baccomo e Dario D’Amato) fa centro anche questa volta, riuscendo a mescolare con grande maestria i momenti comici e quelli più drammatici, ma, soprattutto, nel cucire alle celebrità che ne prendono parte delle situazioni ad hoc in bilico tra il verosimile e l’assurdo, diventando degli espedienti attraverso i quali poter scherzare furbescamente sul panorama cinematografico italiano.

Il risultato è dunque una serie divertente, fresca e coinvolgente, che vanta non solo di attori dal grande talento (doveroso menzionare gli assistenti interpretati da Sara Lazzaro, Francesco Russo, Paola Buratto e la receptionist/attrice Kaze) ma anche di un team produttivo alle spalle estremamente capace di esaltare le ottime qualità del prodotto. Insomma, una serie che merita di essere vista perché intelligente e capace di far ridere di gusto, provare per credere.

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