The Specials – Fuori dal comune, la recensione del film

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È una storia che parte da lontano quella di The Specials – Fuori dal comune (trailer), ultima fatica dei francesi Éric Toledano e Olivier Nakache (Quasi amici, Samba). Precisamente dal 1994: anno nel quale i registi, oltre a muovere i primi passi nel mondo del cinema, fanno la conoscenza di Stephane e Daoud, rispettivi fondatori de “Le Silence des Justes” e “Le Relais IDF”, associazioni specializzate nella cura di bambini e adolescenti autistici. Il progetto, inizialmente un documentario per Canal+ e poi film di finzione, è il resoconto di un’immersione di due anni all’interno di queste associazioni, prima da parte dei registi e dopo dagli alter ego di Stephane e Daoud, Vincent Cassel e Reda Kateb (che nel film diventeranno Bruno e Malik).

Ancora: una storia che parte da lontano, ma tremendamente attuale e degna della considerazione rivolta dai registi francesi. Perché The Specials non è la sola messa in scena di un mondo che a fine visione ci lascia con una lacrima e una riflessione, assolutamente no. Toledano e Nakache, pur restituendoci la drammatizzazione delle storie dei protagonisti, operano una scelta prima artistica e poi politica di caratterizzare in tutte le sfumature il mondo di questi ragazzi, ma anche il loro e il nostro sguardo. Il tutto attraverso l’utilizzo degli stilemi di genere. Due esempi: l’inseguimento thrilleristico iniziale che coinvolge la squadra di Malik e una ragazza fuggita dalla sua struttura, così straniante per i passanti che non comprendono cosa accade, e il contrasto tra l’indagine (un po’ lo sguardo di noi spettatori e un po’ il punto di vista della legge) che accompagna le trame principali e la commedia nel quiz tra le due associazioni.

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Cogliere le sfumature vuol dire anche non scadere in una manichea contrapposizione tra i mondi di Bruno e Malik e quello degli ispettori (anche se nel film più personaggi spesso parlano di mondi divisi in due categorie). La scrittura del film finisce infatti per dedicarsi allo sforzo e alla capacità di andare oltre gli ostacoli dei primi, al lavoro di riabilitazione, oltre che dei ragazzi in cura anche degli assistenti presi dalla strada, operato attraverso il gesto fisico. Un atto ribadito dalla macchina a mano che non smette mai di (in)seguire questa quotidianità. Non c’è spazio per una riflessione dall’alto verso il basso o da un posto privilegiato quale quello dello spettatore, c’è piuttosto un’immersione sensoriale e istintiva che restituisce l’enorme impegno di queste associazioni. Uno sforzo che non può che concludersi con un sorriso, proprio come quello di Bruno mentre nel finale guarda lo spettacolo di danza del suo assistito di vecchia data Joseph.

Da segnalare inoltre una curiosità circa il cast (tra i quali si segnala l’ottimo Marco Locatelli nel ruolo di Valentin): Toledano e Nakache si sono impegnati per selezionare attori realmente autistici come Benjamin Lesieur, che nel film interpreta Joseph, trovato attraverso uno dei tanti gruppi artistici che impiegano nei loro lavori persone realmente affette da autismo. Un tratto distintivo di un approccio che, nell’investire anche il lavoro fuori dal set, non può che fornire ulteriore potenza al messaggio che The Specials vorrebbe mandare al proprio pubblico.

Presentato in anteprima mondiale a Cannes nel 2019, The SpecialsFuori dal comune (pessima la scelta dei distributori di non riferirsi al titolo originale Hors Normes, letteralmente “fuori dalla norma”) doveva inizialmente uscire nelle sale il 29 ottobre, ma, viste le misure del DPCM varato il 24 ottobre, Europictures e Lucky Red hanno deciso di distribuirlo direttamente in streaming dal 19 novembre.

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