La serie di The Last of Us ci presenta un mondo distopico estremamente affascinante, dove i pochi esseri umani sopravvissuti sono costretti a fronteggiare un’apocalisse zombie causata da una mutazione del fungo Cordyceps. In questo pezzo analizzeremo nel dettaglio tutti quegli elementi messi in campo dalla serie, cercando di rispondere il più possibile alle domande che sorgono spontanee soprattutto a quegli spettatori novizi che non conoscono il videogioco di The Last of Us.
Il Cordyceps è un fungo che penetra nel corpo dell’ospite mediante morso di esseri viventi infetti. Prima di addentrarci nelle tempistiche e conseguenze dell’infezione, è bene segnalare che nel videogioco, oltre al citato morso, il respirare delle spore emesse del fungo può essere un ulteriore fattore di infezione. Questo elemento, però, non è stato riproposto nell’adattamento televisivo.
Una volta morsi, si è sostanzialmente spacciati. Il fungo cresce e si diffonde nel corpo ospitante, raggiungendo il cervello e prendendone il controllo. Da questo momento, l’essere umano perde ogni capacità cognitiva e comunicativa, l’unico obiettivo diviene quello di trasmettere il virus ai non-infetti. Nell’episodio 1×01, inoltre, un cartello affisso dentro un edificio della FEDRA ci fa notare come le tempistiche di totale trasformazione cambino in base alla locazione del morso. È logico pensare che un umano che abbia riportato un morso al collo o al braccio impieghi meno tempo a perdere il controllo di sé rispetto ad uno che è stato morso alla gamba. La variazione, ad ogni modo, interessa l’ordine delle ore. L’esempio più evidente lo si riscontra nell’episodio 1×05, dove Sam (Keivonn Montreal Woodard), morso sullo stinco, impiega una notte per trasformarsi completamente.
Come è stato possibile, tuttavia, che il Cordyceps sia riuscito ad infettare l’essere umano? A spiegarcelo è lo stesso Joel (Pedro Pascal) nell’episodio 1×03. Il cambiamento climatico ha portato il fungo ad evolversi, divenendo capace di infettare anche gli esseri umani. In qualche modo il Cordyceps si è insediato in alimenti come la farina, finendo sugli scaffali dei supermercati e venendo facilmente ingerito dagli esseri umani. Introdotto in quantità sufficienti, il Cordyceps divenne in grado di infettare e controllare l’umano, dando inizio alla pandemia. È il 26 settembre 2003 quando la fine della civiltà umana ha ufficialmente inizio. Il racconto dello scoppio della pandemia rappresenta un approfondimento inedito, introdotto proprio con la serie televisiva, andando a colmare uno dei grandi dubbi lasciati dal videogioco.
Cosa si diventa una volta trasformati? Sia la serie che il videogioco di The Last of Us ci mostrano come il Cordyceps continui ad evolvere anche una volta preso il controllo dell’organismo, portandolo ad una vistosa e continua trasformazione. Dopo poche ore dall’infezione, l’essere umano diventa un Walker: si tratta di una creatura molto vicina alle fattezze umane, mantenendone gran parte delle caratteristiche. La grande differenza con un soggetto sano risiede nelle capacità cognitive. Il Walker ha perso la memoria e l’uso della parola, manifestando come unico istinto quello di diffondere il virus.
Con il passare delle settimane, l’infetto si trasforma in Stalker: si tratta di una creatura che ha perso la vista a causa del Cordyceps, utilizzando l’ecolocalizzazione per rintracciare la sua preda. Non è necessario entrare nel dettaglio di questo tipo di infetto, poiché non approfondito nella serie e presente soprattutto nel videogioco. L’unica apparizione di questa creatura nell’adattamento televisivo avviene nell’episodio 1×03, quando Ellie ne individua uno tra le macerie di una casa.
Dopo almeno un anno dall’infezione, l’umano di trasforma in Clicker, uno degli infetti più presenti nella serie televisiva di The Last of Us. Il fungo ha ormai preso il sopravvento sull’ospite, rendendo irriconoscibili le sue fattezze umane di partenza e creando una corazza fungina che interessa testa e corpo del soggetto. Queste creature hanno una forza sovrumana, rendendone difficile la soppressione con armi da taglio o da fuoco. Anche queste creature, come gli Stalker, sono cieche, ma dotate di un udito sopraffino. Con il passare degli anni, il Clicker si trasforma in Bloater, visibile nell’episodio 1×05 della serie. La creatura ha una stazza imponente e una forza ancor più brutale del semplice Clicker. La corazza fungina ha ormai ricoperto l’intero corpo del soggetto ospitante, rendendone difficile l’abbattimento con le armi da fuoco.
Dallo scoppio della pandemia all’inizio dell’avventura di Joel passano 20 anni. In questo lasso di tempo sono molti i cambiamenti che interessano la civiltà umana e che vengono semplicemente lasciati alla deduzione dello spettatore. La serie ci fa capire come sin dai primi giorni dall’inizio della pandemia, il governo americano abbia introdotto la legge marziale, evacuando i cittadini da ogni paese. Coloro che erano ancora sani venivano portati in quelle che poi diventeranno ZQ (zone di quarantena), gli infetti in attesa di trasformazione o le persone di troppo nelle ZQ venivano, invece, soppressi. Persone come Bill (Nick Offerman), sfuggono al rastrellamento dei soldati e approfittano dell’evacuazione per costruire vere e proprie fortezze cittadine.
Negli anni la civiltà umana viene decimata e i superstiti si riorganizzano in modi diversi. Nasce la FEDRA, un’organizzazione militare che controlla le ZQ, così come nascono le Luci, gruppo antitetico alla FEDRA e speranzoso di trovare una cura per un virus che sembra non averne. Opposto alla FEDRA c’è anche Il Popolo, un gruppo armato fondato da ribelli. Le persone che non appartengono ad alcuna organizzazione, guadagnano schede razione (moneta corrente in The Last of Us) in altri modi. C’è chi, come Joel, sceglie la via del contrabbando e chi invece, insieme ad altri superstiti, si organizza in gruppi di banditi. Persone come David (Scott Shepherd) danno vita a comunità fondate sugli antichi precetti religiosi della Bibbia, mentre altre, come quella di Tommy (Gabriel Luna) e Maria (Rutina Wesley), sul comunismo.
I primi nove episodi di The Last of Us lasciano intendere che non sembri esserci una cura per il Cordyceps. Ellie, l’unico soggetto immune ad oggi scoperto, rappresenta la sola via di salvezza per l’umanità. Senza entrare in speculazioni medico-scientifiche sul perché la ragazza non abbia contratto il virus, sembra strano che, sulla terra, sia rimasta una singola persona immune. L’universo narrativo (e videoludico) di The Last of Us è in continua espansione e ciò non esclude che un domani possano essere svelati ulteriori dettagli sull’argomento.