Skam Italia 6: Asia, la recensione della sesta stagione su Netflix

L’atteso sesto capitolo di Skam Italia, serie teen drama prodotta da Rosario e Maddalena Rinaldo per Cross Production e diretta da Tiziano Russo, è approdato sulla piattaforma Netflix il 18 gennaio (trailer). La serie è la versione italiana dell’acclamata serie televisiva norvegese Skam, che ha catturato l’attenzione di un pubblico globale grazie alla sua rappresentazione realistica della vita adolescenziale e ai temi sociali affrontati. Questa sesta e la precedente quinta stagione sono le uniche a discostarsi dalle trame dell’originale norvegese, sceneggiate da Ludovico Bessegato.

Ciò che rende Skam Italia unica è l’approccio innovativo alla narrazione. La serie sfrutta appieno i social media e la presenza online dei personaggi, offrendo agli spettatori una visione più intima e immediata delle loro vite. Skam Italia si avvale dell’utilizzo di piattaforme come Instagram, Facebook e YouTube per estendere la trama al di là degli episodi televisivi. Gli spettatori possono seguire i profili social dei personaggi, accedere a chat online e interagire con il contenuto aggiuntivo creato appositamente per ampliare l’universo della serie. Inoltre, lo sceneggiato ha ottenuto successo non solo per la sua capacità di affrontare temi delicati, ma anche per il modo in cui ha catturato l’essenza della cultura giovanile italiana.

La serie incorpora elementi culturali e sociali specifici del contesto italiano, rendendo la narrazione ancora più avvincente per il pubblico locale. I personaggi, ben sviluppati, affrontano con sincerità tematiche complesse come abusi, bullismo, le difficoltà di un coming out, la ricerca di una propria identità. Il significato della parola Skam, in norvegese, è “vergogna”, il termine fa proprio riferimento al sentimento di profondo turbamento che risiede in ogni personaggio.

skam italia 6, la recensione

Skam Italia racconta le storie degli studenti del liceo romano J.F. Kennedy. Ogni stagione si concentra su un personaggio diverso, esplorando le loro esperienze e sfide personali. Dopo Eva, Martino, Eleonora, Sana, Elia, è la volta di Asia interpretata da Nicole Rossi. L’attrice emergente, oltre a indossare i costumi di scena, è anche una nota influencer e attivista. Asia è una componente del gruppo delle Rebelde, le ragazze fondatrici della lista antifascista candidate a rappresentanti d’istituto. La protagonista di questo sesto capitolo aveva già dimostrato alcuni suoi lati caratteriali: una ragazza forte, ostinata, inarrendevole, a volte un po’ burbera e sospettosa ma sempre pronta a schierarsi per il bene comune.

Nel corso dei dieci episodi di cui è composta la sesta stagione, si fa luce sulle fragilità e sui problemi fisici di Asia, diventati insostenibili. Vedremo la protagonista crollare. La relazione a distanza, complessa e complicata, con Beniamino (Leo Rivosecchi), l’incontro con il nuovo arrivato al liceo Giulio (Andrea Palma) e la difficile crisi familiare porteranno Asia a soffrire di una grave bulimia nervosa. Intorno alla sua vicenda, si sviluppano le vite dei suoi amici, protagonisti anche nelle passate stagioni, tra cui Elia (Francesco Centorame), Viola (Lea Gavino), Rebecca (Maria Camilla Brandenburg), Fiorella (Benedetta Santibelli), Munny (Yothin Clavenzani), e altri tra vecchi e nuovi.

In conclusione, Skam Italia ha dimostrato di essere molto più di un semplice adattamento della serie originale norvegese. Anche questa sesta stagione è riuscita a trasmettere con successo le emozioni e le sfide che i personaggi attraversano, facendo sì che il pubblico si identificasse e si affezionasse a loro. Risulta azzeccata la chiave in cui la serie affronta questioni sociali rilevanti, in questo caso disturbi alimentari e razzismo e fascismo. In conclusione, Skam Italia 6 riesce ad essere reale e coinvolgente, scegliendo di rappresentare con un approccio empatico e autentico i tortuosi percorsi della generazione giovanile.

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