#GhibliSuNetflix: Nausicaä della Valle del vento (1984)

Sono passati mille anni dalla terribile guerra termonucleare che ha portato il pianeta al collasso. Il genere umano sopravvive in piccole comunità isolate, minacciato dall’avanzata del Mar Marcio, una foresta di spore e miasmi che rendono l’aria irrespirabile, e dagli enormi insetti che la abitano. Nausicaä, principessa del pacifico villaggio della Valle del vento, ha un legame profondo con la foresta tossica e le sue creature. Non ha paura di avventurarsi con il suo avveniristico deltaplano per raccogliere le spore velenose e studiarle nella speranza di trovare un rimedio ai miasmi che intossicato l’aria. Per Nausicaä e il suo popolo la vera minaccia proviene da una città tecnologica e belligerante dell’estremo occidente, Tolmekia. La principessa Kushana e le sue truppe assediano la Valle del Vento per riprendersi un’arma terribile che vorrebbero usare per distruggere il Mar Marcio e le sue creature. Una catastrofica guerra tra uomo e natura sembra ormai ineluttabile, l’unica speranza è un’antica leggenda del popolo di Nausicaä: un salvatore vestito di blu scenderà da un campo dorato e porterà la pace tra le parti.

Nausicaä della Valle del vento (trailer) é il secondo lungometraggio di Hayao Miyazaki. Uscito nelle sale giapponesi nel 1984, può essere considerato a tutti gli effetti uno dei primi film ad affrontare il tema dell’ecologismo, tanto da essersi meritato il sigillo ufficiale del WWF. Miyazaki è stato testimone di una catastrofe ambientale realmente accaduta: lo sversamento di mercurio nella baia di Minamata, scoperto nel 1956 con l’aumento di malattie e decessi fra i pescatori della zona. Quello che solleticò la fantasia del regista, fu la capacità delle creature marine di sopravvivere alla devastazione del loro habitat e adattarsi alle nuove condizioni. Come i giganteschi insetti della sua storia, custodi di un segreto nascosto nel cuore della foresta.

L’ambientazione steampunk, cara a tanti film degli anni ’80, mescola l’epico e il distopico, i caratteri medievali di ambienti e costumi con la tecnologia avanzata delle macchine volanti. Le evoluzioni mozzafiato di Nausicaä sul suo deltaplano sono un omaggio ad un altro tema caro a Miyazaki: il volo, ricostruito con dovizia di particolari dagli animatori dello Studio Ghibli, grazie ai quali ogni tanto ci si dimentica che si tratta “soltanto” di disegni realizzati in maniera tradizionale. Anche la colonna sonora, prima collaborazione di Miyazaki con il compositore Joe Hisaishi, presenta sonorità anni ’80 che “sporcano” l’atmosfera ultraterrena della musica tradizionale con risultati a tratti disturbanti, che incorniciano alla perfezione le scene più toccanti del film.

Nausicaä della Valle del vento è una profonda riflessione sul fragile ma inscindibile legame tra uomo e natura, sulle conseguenze della civilizzazione intesa come predominio degli uomini sulla terra e sulla possibilità di intenderla diversamente, nell’ottica della conoscenza e del rispetto. Un messaggio pieno di speranza da vedere e rivedere, oggi più che mai.

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