Un affare di famiglia, la recensione del film di Hirokazu Kore-eda

un affare di famiglia.

Dopo dieci anni dal film Still walking che lo ha consacrato in occidente, in Un affare di famiglia (trailer) Hirokazu Kore-eda mette in scena un altro focolare domestico, più stravagante e insolito. Un padre gaglioffo di nome Osamu Shibata (Lily Franky) e suo figlio Shota (Jyo Kairi) attuano il loro ennesimo furto a causa dei lavori precari e dell’esigua paga. Al ritorno a casa si imbattono in una bambina di nome Juri (Miyu Sasaki). Scoprendo che la piccola viene maltrattata dai genitori, decidono di portarla nella loro piccola e modesta abitazione. Ad aspettarli troviamo la moglie Nobuyo (Sakura Andō), la cognata Aki (Mayu Matsuoka) e la suocera Hatsue (Kirin Kiki). Dopo un evento che segnerà il definitivo sfaldarsi del nucleo famigliare, alcuni segreti, ben occultati fino a quel momento, saranno svelati.

Quello di Un affare di famiglia è un ritratto familiare, meno anticonvenzionale di quanto possa apparire, che mostra una cruda realtà della società giapponese e convenzioni e situazioni che vengono ribaltate. Nonostante i problemi economici e i trascorsi non proprio trascurabili, il dubbio parentado riscoprirà attraverso la piccola Juri, che sarà il collante ed elemento pulsante del nido, valori e sentimenti reconditi o dimenticati. Una convivenza mendace e fatiscente, ma che evidenzia quanto non sia scontata la responsabilità genitoriale, scardinando la comune congettura secondo la quale consanguineità garantisce inequivocabilmente amore.

Muovendosi da tempo sulle orme di uno dei maestri della storia del cinema Yasujirō Ozu, Kore-eda riprende lo stesso stile rarefatto, semplice, autentico, dove il dolore lo si esprime in gesti, sguardi e situazioni di stasi, con la macchina da presa posta molte volte sul tatami. La fotografia non degrada nel massimizzare i tecnicismi e riesce a stare in equilibrio tra accademismo e naturalezza.

Molteplici sono gli elementi che accomunano i due registi nipponici: l’incomunicabilità tra generazioni; la solitudine e l’accettazione; il mare dal quale emergono rivelazioni. Ma se da un lato Ozu cerca di mantenere un legame familiare conservando una sottile speranza, dall’altro Kore-eda affida il compito agli stessi personaggi di combattere per mantenere saldo un legame che non è mai perpetuo. In Un affare di famiglia il concetto di mono no aware, tanto caro ad Ozu, viene accantonato, ma non del tutto abbandonato.

L’attrice feticcio Kirin Kiki verrà a mancare pochi giorni dopo l’uscita del film, andando ad elevare una particolare sequenza del film, struggente e premonitrice, ma bellissima e indimenticabile. Un affare di famiglia è disponibile in streaming su Amazon Prime Video.

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