Quel Giorno d’Estate, la forza di guardare avanti

quel giorno d'estate

Quel Giorno d’Estate è la storia – tragica e reale – che ci racconta Mikhaël Hers al suo terzo lungometraggio.

Parigi. David lavora saltuariamente e vive alla giornata senza fare programmi a lunga scadenza, quando un giorno incontra la sua nuova vicina di casa, Lena, innamorandosene immediatamente. Quando tutto sembra andare per il meglio, sua sorella Sandrine rimane vittima di un attacco terroristico e così David si ritrova a dover accudire la piccola Amanda, la nipotina di sette anni. Nel giro di poco tempo, dovrà decidere se assumersi questa responsabilità a tempo indeterminato o lasciare l’incombenza a parenti o assistenti sociali.

Quel giorno d’estate (qui il trailer) non è un documentario sul terrorismo. È una riflessione sulla tragedia degli attentati affrontata con garbo e senza pretese, volta a cogliere con analisi le reazioni psicologiche delle vittime di tali vicende. Hers apre uno spiraglio sulle famiglie disfunzionali e sulla non-crescita di David che, ritrovandosi con una nipotina da mantenere dal punto di vista economico e morale, non riscontra poche difficoltà a prendere delle decisioni concrete. Tema ricorrente e non meno importante è appunto quello della scelta. La scelta intesa come formazione, crescita e cambiamento. L’autore cura con dovizia di particolari l’arco di trasformazione del personaggio lavorando su una salda struttura narrativa, utilizzando un linguaggio delizioso e che a tratti sembra sfociare nell’autorialità.

Dal punto di vista tecnico, la pellicola è ben girata e non presenta desuetudini di alcun tipo, fatta eccezione di qualche leggerezza evitabile. Il cast, a partire dalla figura di David interpretata da Vincent Lacoste, fino a quella della piccola Isaure Multrier,ha saputo essere all’altezza delle aspettative lasciando godere lo spettatore di una recitazione scorrevole e di una credibilità non semplice da tenere in piedi.

Nel complesso, Hers ha fatto centro sull’attenzione e sul coinvolgimento emotivo dello spettatore fin dalla prima inquadratura, tenendo vivo il ricordo delle atrocità del passato.

La pellicola sarà proiettata nelle sale italiane a partire dal 30 maggio.

Ti potrebbero piacere anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ho letto la privacy policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo 2016/679 (GDPR) e del D.Lgs. n. 196 del 2003 cosi come novellato dal D.Lgs. n. 101/2018.