Il giorno sbagliato, recensione del film su Amazon Prime Video

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Nell’estate del 2019 Derrick Borte gira fra le autostrade della Louisiana Il giorno sbagliato (trailer), il suo ultimo film con Caren Pistorius e il premio Oscar Russell Crowe, distribuito in sala nel luglio 2020 e da poco sulla piattaforma di streaming online Amazon Prime Video. In questo thriller, che per certi aspetti ricorda Duel, l’opera prima di Steven Spielberg, Borte analizza le nevrosi del cittadino americano contemporaneo, che nel film si manifestano nel caos incontrollato dell’autostrada, e la condizione di una donna che vive le difficoltà imposte dalla società nei confronti di una madre single alle prese con il divorzio. Derrick Borte ripercorre tutte queste dinamiche, ottenendo, però, un film sopra le righe e, a tratti, semplicistico nell’elaborazione.

Nella prima scena viene presentato Tom Cooper, interpretato da un Russell Crowe dall’imponente massa fisica, a bordo della sua Ford Pickup, che condurrà per tutta la durata del film. La regia, che punta su dei primissimi piani, ci fa avvicinare fisicamente al personaggio, facendo percepire allo spettatore la sua frustrazione e la sua irrequietezza. Tale condizione viene estremizzata quando Tom uccide la ex-moglie e il suo compagno e dà fuoco alla loro abitazione. Nel tentativo di mostrare la frustrazione che scorre nel sangue di Tom e di farci comprendere la sua condizione, Borte genera un personaggio estremo che allontana la comprensione dallo spettatore. Questa e le sue successive azioni risultano ingiustificate e talmente estreme da non essere credibili.

La presentazione di Rachel Hunter, interpretata da Caren Pistorius, riporta il film a una dimensione più coerente con il mondo mostrato da Borte. Rachel è una madre single che lavora e, al tempo stesso, deve seguire la difficile causa di divorzio con l’ex marito. Inoltre, deve badare anche al fratello Fred, interpretato da Austin P. McKenzie, e la sua fidanzata Mary, interpretata da Juliene Joyner, i quali passano le loro giornate nell’ozio totale sulle spalle di Rachel. A causa di un ritardo dovuto al traffico, Rachel viene licenziata a lavoro da una delle sue migliori clienti, nonché sua amica, Deborah. Ad aggravare la sua situazione ci pensa un incontro spiacevole con Tom al semaforo. L’esplosione della rabbia nel corpo di Tom porta a uno scontro continuo fatto di inseguimenti tra il suo pickup e la Volvo 960 di Rachel, nel quale viene coinvolto anche il figlio della donna Kyle, interpretato da Gabriel Bateman. Tale scontro viene costruito egregiamente da Borte grazie a un sapienze utilizzo delle scene d’azione e della tensione.

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Nel corso della narrazione, l’inserimento di piccoli elementi e indizi vari aiuta a dare maggiore forza alla costruzione della tensione. Ad esempio, all’inizio del film lo spettatore scopre che Rachel ha tolto la password al telefono, rendendolo scoperto; successivamente, a una pompa di benzina, Rachel si allontana dalla macchina, lasciandoci il telefono dentro. Questi due elementi portano lo spettatore a temere per la sicurezza di Rachel: nell’eventualità di un furto, il ladro avrebbe accesso libero al suo telefono. Questo timore si accentua al pensiero delle minacce lanciate da Tom. Oltre a questo, l’azione si distingue per una violenza e una durezza degne di nota. La regia punta sulla tangibilità e sul realismo nelle scene dei tamponamenti con il pickup e delle varie colluttazioni nelle quali è coinvolto Tom, aiutata anche dal montaggio ad opera di Michael McCusker, Steve e Tim Mirkovich.

A non convincere sono proprio le motivazioni che portano Tom ad esplodere, oltre alla recitazione estremamente caricata di Russell Crowe, fatta di continui aggrottamenti della fronte e digrignamenti dei denti. Il suo passato è sicuramente travagliato: si evince che egli ha avuto un divorzio complicato, confluito in un giudizio, a suo dire, ingiusto. Però il suo background non può tenere il confronto con ciò che egli fa nel presente. Sarebbe stato più facilmente accettabile in un film giocato interamente su un’esposizione fuori dalle righe degli eventi. Invece, Il giorno sbagliato punta su un personaggio iperbolico all’interno di un contesto realistico. Questo connubio non si lega e rende il tentativo di immedesimazione con il personaggio di Tom Cooper impossibile.

Nonostante ciò, l’ultimo film di Derrick Borte è un thriller sufficientemente divertente, in grado di far salire l’adrenalina dello spettatore grazie alle scene d’inseguimento e alla violenza diretta. L’antagonista del film, per quanto eccessivamente caricaturale, riesce nell’intento di inquietare lo spettatore, il quale spera di non doversi trovare accanto a un enorme pickup lungo il traffico.

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