Friends: The Reunion, la recensione dell’evento più atteso del 2021

Friend: The Reunion

Trovare le parole adatte a descrivere cosa si prova durante la visione di Friends: The Reunion (trailer) è oggettivamente difficile. Per chi ha seguito le quotidiane vicende dei sei amici nella grande mela, questa desideratissima riunione non può che soddisfare il pubblico affezionato. Arrivata a noi grazie all’operato di HBO Max, che ha saputo ascoltare il volere del popolo, questo prodotto crea qualcosa che difficilmente abbiamo visto finora.

David Schwimmer, Lisa Kudrow, Jennifer Aniston, Courtney Cox, Matt LeBlanc e Matthew Perry varcano la soglia del set che li ha ospitati per un decennio, ormai diciassette anni dopo. La palpabile emozione provata dal cast della serie, unita al silenzio sacrale che aleggia sul set, ci accompagna quasi timidamente a riscoprire, attraverso i loro occhi, luoghi che ben conosciamo: l’appartamento da scapoli di Joey e Chandler, l’accogliente casa di Monica e Rachel, l’amatissimo cafè Central Perk.

Ma perché è un prodotto che difficilmente possiamo trovare? Si tratta di una vera e propria celebrazione, la glorificazione di un decennio che ha avuto la fortuna di vedere tutti gli elementi che lo componevano combaciare alla perfezione. La troupe giusta, una storia accattivante, scrittori e produttori capaci, un casting perfetto. Tutto ciò che troviamo in Friends: The Reunion è un omaggio all’irripetibilità e loro lo sanno bene: Courtney Cox afferma come questa sia davvero l’ultima volta, perché (forse) nessuno vorrà rivederli insieme, circondati da quelle pareti lilla, fra quindici anni.

Si alternano vari scenari: l’intervista condotta da James Corden davanti all’iconica fontana, clip originali della serie, il quiz che fece perdere l’appartamento a Monica e Rachel, una strana ma simpatica sfilata dei costumi più famosi indossati nelle dieci stagioni, momenti senza pubblico dove il cast può godere della reciproca presenza. Intervengono i BTS, David Beckam, Lady Gaga, Reese Witherspoon e tantissimi altri, per celebrare la sitcom più vista di sempre. Di certo non si tratta di un prodotto perfetto: fra i momenti meno riusciti rientra la parte dedicata ai fan, al racconto su come Friends abbia loro cambiato la vita.

Sicuramente è uno show fuori dal comune: trascende il semplice prodotto televisivo e si trasforma in fenomeno sociale. Questa reunion, quindi, diventa necessaria per perpetuare il modo in cui Marta Kauffman, David Crane e Kevin Bright volevano salutare il proprio pubblico: la consapevolezza che Rachel, Monica, Phoebe, Ross, Chandler e Joey avrebbero avuto un futuro felice. Gli istanti condivisi in solitaria dal cast sono esemplari in questo senso: per quanto non ci sia dato sapere come sia il presente degli attori, diventare testimoni dell’affetto genuino che li lega è già abbastanza.

I momenti più riusciti sono quelli di “reenactment”: i sei sono seduti ad un tavolo rotondo, script alla mano, rivivono scene del passato. Il montaggio alternato con le scene originali dimostra quanto questi personaggi siano straordinariamente interiorizzati: le intonazioni, le voci, tutto è come era una volta. Quella strana sensazione di estraniamento che poteva provocare inizialmente rivedere il cast segnato dal tempo cade non appena prendono posto sul divano di Monica: sono ancora loro e sono sempre stati loro.

Esprimere con poche parole battute al computer l’emozione che si prova nel rivedere quei sei volti, la cui gioventù ha accompagnato milioni di persone nella propria crescita, è quasi impossibile, risulta riduttivo. Perché sì, questa reunion ha dei difetti, non è perfetta e a volte sembra essere un frenetico accumulo di elementi per trarre il più possibile da questa straordinaria opportunità.Ma come fare altrimenti? È come rivedere degli amici sinceri dopo che la vita, per forza di cose, ha dovuto allontanarli: si farebbero le sei del mattino pur di non salutarli.  

Friends: The Reunion è quasi un premio per essere sopravvissuti all’ultimo anno e mezzo: quella che è stata virtualmente la casa di molti, torna per rassicurare il proprio pubblico, per accoglierlo in quell’abbraccio con cui Monica confortava Rachel nell’episodio pilota, andato in onda nel 1994. «Welcome to the real world. It sucks. You’re gonna love it.»

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