Citadel, la recensione della serie su Prime Video

La credibilità di uno spy thriller in formato seriale è appesa a un filo: il rischio di sconfinare nei territori dell’artefatto stabilito a tavolino è sempre dietro l’angolo. Il tasso di pericolosità aumenta quando si seleziona un cast talmente noto da rimanere ancorato alla sola divinizzazione dell’attore e non alle sue effettive doti recitative. 

Citadel (trailer), spy story diretta dai fratelli Joe e Anthony Russo, è un’agenzia di spionaggio internazionale distrutta dagli agenti di Manticore, potente associazione nemica che vuole stabilire un nuovo ordine mondiale. I due protagonisti, Mason Kane (Richard Madden) e Nadia Sinh (Priyanka Chopra Jonas), vengono rintracciati da un ex affiliato (Stanley Tucci) dopo la dimissione dall’organizzazione, consistente nella totale cancellazione dei loro ricordi passati. In un andirivieni tra passato e presente, dovranno fare i conti con amori sopiti e minacce incalzanti. 

Sembrerebbe che la produzione esecutiva abbia statuito a monte un’operazione di confezionamento di un prodotto seriale esportabile in un franchise internazionale: l’indottrinamento veicolato restituisce l’idea di un’industrializzazione spinta di ogni processo, dalla sceneggiatura alla manodopera attoriale. L’autenticità della componente autoriale si perde nel labirintico diluirsi della trama. 

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E se i piani di un fantomatico big brother onnisciente non fossero andati secondo le previsioni iniziali? La costruzione dello storybuilding è complessivamente scarica, delineando nei primi due episodi una mappatura geografica di difficile decodifica da parte dello spettatore. A partire dal terzo episodio l’intreccio si fluidifica: il motore narrativo comincia ad azionarsi a metà stagione, con un parziale disvelamento del plot che rende più manifesta la complessità interiore di Mason Kane. 

Ed è proprio Richard Madden – irrimediabilmente legato al volto di Robb Stark – ad essere al centro di una sottotrama amorosa con Priyanka Chopra Jonas che fatica a decollare: i due personaggi sono scarsamente caratterizzati, più maschere performanti che soggetti tridimensionali con cui lo spettatore potrà sintonizzarsi. L’attore rimane tale, non riuscendo a diluire la propria personality con quella del personaggio interpretato.   

E a proposito di donne e pistole, non saremo un po’ saturi dell’ennesima femme fatale dalla vita dissestata che non riesce ad amare e ad essere amata? Un’operazione farlocca, in cui allinearsi empaticamente diventa impresa assai ardua, quasi come quella di uno spionaggio internazionale. 

L’introduzione alla fine del sesto episodio del trailer dello spin-off ambientato in Italia – con protagonista Matilda de Angelis – conferma quanto detto in apertura: è solo il principio di un franchise globale destinato ad espandersi in ogni dove. L’ennesima macchina “macina soldi” ma che forse non riuscirà a spingersi oltre, poiché il segreto di un franchise di successo rimane legato ai personaggi e alla loro capacità di farsi traghettatori di emozioni presso il pubblico fruitore. È solo tanto rumore per nulla. 

Citadel è disponibile su Prime Video dal 28 aprile. 

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