Virgin River, la recensione della seconda stagione su Netflix

Virgin River 2

Le avventure dei romanzi rosa di Robyn Carr proseguono nella seconda stagione di Virgin River (trailer), serie televisiva molto amata che ritorna su Netflix il 27 novembre. Sue Tenney, la sua ideatrice, riprende a raccontare una storia commovente e romantica attraverso le vicende del personaggio principale, Mel Monroe, la quale è ancora costretta a fare i conti con un passato che la tormenta, ed un futuro che la attende a braccia aperte.

Mel (Alexandra Breckenridge) sta continuando a lavorare nell’ambulatorio di Doc (Tim Matheson), e vive una lotta interiore molto profonda. Dopo la scomparsa del marito Mark (Daniel Gilles), comincia a nutrire dei sentimenti per Jack (Martin Henderson) ma non vuole aprire il suo cuore per paura di soffrire di nuovo. Nel frattempo, Jack ha scoperto che la sua ex fidanzata Charmaine (Lauren Hammersley) è incinta, e deve affrontare le sue preoccupazioni sul suo ruolo di padre. Inoltre, si ritrova a dover fare i conti un clan di mafiosi che gestisce dei trasporti di droga, capeggiato da Calvin (David Cubitt) .

Attorno a loro, Hope (Annette  O’Toole) e Doc, cercano di ricostruire la loro storia d’amore, fatta di alti e bassi a causa della paura di Hope di non voler essere scoperta dai paesani che potrebbero spettegolare e da una terza donna che cerca di mettersi in mezzo. Nell’intreccio delle storie, se ne aggiunge una nuova. Paige/Michelle (Lexa Doig), vittima di violenza da parte del marito, uccide quest’ultimo in uno scontro fra i due e, una volta fuggita, lascia il timone a Preacher (Colin Lawrence ), il quale dovrà occultare il cadavere.

Virgin River 2, comincia riprendendo gli eventi della prima stagione (qui la recensione), rimanendo nello stesso arco temporale. I luoghi dove le trame si intrecciano, fotografano un incantevole panorama di montagna, dove boschi, laghi e l’immenso verde fungono da cornice perfetta. La seconda stagione gioca molto sui colori per descrivere al meglio l’intensità delle sue scene. Nel novanta percento di queste è stata scelta una gradazione che si mantiene su toni molto caldi, simboleggiando l’accoglienza e il senso di paese, vero centro del dramma.

Di contro, nelle poche ma importanti scene che vedono giocare gli antagonisti – il clan di Calvin – si prediligono toni molto freddi, volendo sottolineare il loro status negativo. In termini di fotografia, ciò che viene scelto per accentuare l’atmosfera di montagna e uno stile paesaggistico che si avvicina a quello country, sono gli arredamenti shabby chic e le baite, che compongono la stragrande maggioranza delle abitazioni dei protagonisti.

Inoltre, Virgin River 2, continua a sostenere e toccare tematiche molto importanti. Una fra queste è quella della violenza sulle donne. Purtroppo, ancora oggi, questo è un tema molto spinoso su cui si cerca di battersi in tutti i modi affinché le donne possano essere trattate con rispetto ed amore. La storia di Michelle/Paige, sposata con un uomo violento, in cerca di salvarsi da un destino che la porterà a morte certa, è la storia di molte donne, che non sempre riescono però a trovare ascolto. Nonostante l’essersi difesa comporti un reato, nella trama viene lanciato fra le righe un messaggio: non bisogna mai soccombere a nessuno.

Altro tema fondamentale è la solidarietà fra donne. Lo sceneggiato punta i fari su Charmaine e Mel che – seppur si contendano lo stesso uomo – riescono ad aiutarsi l’un l’altra e a sostenersi, superando con maturità i loro attriti. A malincuore, nella società contemporanea questo spesso non accade e le donne, invece di darsi man forte, si infangano a vicenda.

Virgin River 2

La struttura di Virgin River 2 si costruisce attraverso una trama principale, ossia le vicende di Mel e Jack, ancora vittime dei loro rispettivi passati che faticano a mettere da parte. Questa è una grossa pecca in quanto tende a sfociare, spesso e volentieri, in un percorso ripetitivo, poiché già abbondantemente analizzato nella prima stagione. Quello che sorprendentemente interessa, invece, sono le sottotrame: partendo dalla pista dell’omicidio, che coinvolge Peacher e Paige e finendo al presunto triangolo amoroso fra Doc, Hope e Muriel (Teryl Rothery), entrambi con dei finali inaspettati che lasceranno lo spettatore con un grande punto interrogativo. La storia fra Doc e Hope finalmente trova spazio per costruirsi, sviluppando quindi due caratteri che meritavano di essere approfonditi già nella prima stagione.

Virgin River 2, si mostra all’altezza delle aspettative ed è una serie televisiva in cui molti si possono non solo rispecchiare attraverso le dinamiche dei singoli, ma anche trarne qualche insegnamento. Affonda nella vita reale delle persone con semplicità e chiarezza, allietando gli occhi con panorami mozzafiato. Perciò, chiunque abbia voglia di rilassare la mente, non deve far altro che puntare lo sguardo sullo schermo, ed immergersi nel bellissimo paesaggio di Virgin River!

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