#Venezia77: Jiou jia – Casa, la recensione

Girata a Taiwan in formato 8k e presentata a Venezia77, l’esperienza VR di Jiou jia – Casa, diretta da Hsu Chih Yen, ha il sapore realista del cinema di Ozu Yasushiro e la capacità di condensare in un piano sequenza VR il ritratto di una famiglia cinese e delle dinamiche relazionali e sociali che ne derivano.

Indossiamo i panni di una nonna anziana quasi completamente paralizzata, non possiamo parlare ma possiamo guardare i nostri cari che vengono a trovarci, strappare istanti della loro vita con il nostro sguardo silenzioso ed un corpo/camera VR bloccato sulla sedia a rotelle che verrà mossa solo due volte per scandire le tre fasi del racconto.

Il resto lo fanno gli attori che rappresentano la famiglia, interagiscono fra loro coordinati e precisi, perfettamente immersi nella parte e completamente concentrati nei modi e nei comportamenti ordinari delle riunioni di famiglia. Una piccola esperienza preziosa che ci aiuta a capire le difficoltà della disabilità ed il punto di vista chi, costretto alla paralisi, osserva in silenzio la vita degli altri.

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