Tom Ford. Percorsi di cinema, dal fashion universe a Nocturnal Animals, di Umberto Mentana

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L’idea di Tom Ford. Percorsi di cinema, dal fashion universe a Nocturnal Animals, prende vita nella mente di Umberto Mentana dopo la visione di Nocturnal Animals nel 2016. Durante lo scorrimento dei titoli di coda provò «una rara dose di soddisfacente comprensione» e doveva ad ogni costo capire chi fosse «l’artefice di quello strano film». Mentana si presenta al lettore esponendo completamente se stesso e le sue passioni: non ama vestirsi bene, è un neofita circa il fashion world, ma è una persona estremamente curiosa dell’arte in ogni sua forma e, si sa che la curiosità porta sempre alla conoscenza, negli anni ha coltivato la passione per il cinema e per i fumetti. Il suo lavoro al momento risulta l’unica fonte cartacea, nata dopo ore e ore di ricerche, che analizza cosa lega profondamente l’essere umano all’Arte, partendo dal cinema e finendo per attraccare al fashion world, il tutto prendendo come punto di riferimento la figura di Tom Ford, stilista e regista provocatore, originale e sempre in controtendenza.

L’intento specifico è quello di esplorare in profondità le due arti, il cinema e la moda, per comprendere concettualmente come la moda è in relazione di dipendenza rispetto alla Settima Arte, e viceversa. Utilizzando come mezzo queste due arti comparative, l’autore è convinto di avere nelle mani uno strumento fondamentale, che permette una riflessione sul presente e su concetti che, paradossalmente, scavalcano la superficialità e il divertissement. Da queste premesse, l’attenzione dell’autore si è concentrata sull’analisi, cinematografica ed estetica, di un autore del panorama cinematografico statunitense odierno, Tom Ford, la cui esperienza artistica si sposa perfettamente con l’obiettivo del libro. In riferimento a questo personaggio, moda e cinema convivono all’interno di una dimensione di perfetto equilibrio. Per mano di Ford, la moda diventa una parte indispensabile per la costruzione di un cinema di qualità.

Mentana va alla ricerca di un territorio comune tra cinema e moda, partendo dalle riflessioni di George Simmell, primo vero scienziato sociale e filosofo che articolò una teoria della moda nella società di massa. In principio, la moda dava ad ognuno la possibilità di ribadire la propria appartenenza sociale tramite il proprio abbigliamento, oggi invece i vecchi simboli identitari assumono sempre più significati vuoti e assenti. Di conseguenza in un universo dove tutto è ibrido, l’interesse è veicolato solamente verso un modo forte di apparire, portante inevitabilmente a una perdita di equilibrio nel proprio mondo interiore e nei rapporti sociali. Successivamente Umberto Mentana si sofferma su tre soggetti primari della moda: fashion designer, model e fruitore; tre figure imprescindibili affinché la moda si realizzi e che vengono collegate a tre figure facenti parte dell’universo cinematografico: il regista, l’attore e lo spettatore. Per enfatizzare l’importanza di ognuno, l’autore analizza ciascuna di queste tre figure attraverso uno o più film, nello specifico: Yves Saint Laurent (2014, Jalil Lespert) e Saint Laurent (2014, Bertrand Bonello) in relazione alla figura del fashion designer, The Neon Demon (2016, Nicolas Winding Refn) per quanto concerne il model e, infine, Personal Shopper (2016, Oliver Assayas) riferito al fruitore. L’analisi delle opere è condotta da Mentana in modo molto dettagliato, ponendo l’attenzione su ogni singolo aspetto del film. Risulta inoltre fondamentale la presenza di diverse immagini relative alle scene salienti delle pellicole, che permettono al lettore una più immediata comprensione d’insieme.

Per delineare la figura di Ford, che occupa buona parte del lavoro, Umberto Mentana parte da una biografia equanime, che mette in risalto subito tutte quelle esperienze che hanno reso Thomas Carlyle Ford, il Tom Ford che tutti conosciamo: dallo studio 54, agli studi di architettura, passando per le famose campagne promozionali e provocatorie da lui create, che hanno permesso la sua scalata nell’olimpo della moda. Vengono sottolineati inoltre due concetti sempre presenti nell’animo dello stilista-regista: quello della solitudine e dell’individualità insita nella diversità di ognuno di noi, che caratterizzano fortemente il suo stile artistico. Il passaggio dall’universo della moda a quello cinematografico viene esplorato dall’autore in modo estremamente approfondito attraverso l’analisi minuziosa dei due film in particolare – A single man del 2009 e Nocturnal Animals del 2016 – particolareggiata dalla scelta dello stesso di inserire al suo interno numerose citazioni del regista stesso, che permettono al lettore una comprensione più diretta e senza filtri.

Umberto Mentana decide di concludere il suo lavoro con due appendici: la prima è una trascrizione di un fashion film prodotto dal brand maschile Mr. Porter, dove Tom Ford, voce narrante e protagonista onnisciente, espone le sue Six rules of Style; la seconda invece è una personale filmografia dell’autore di Fashion Film, forma estetica e di espressione che sta prendendo sempre più piede nell’universo dei brand di haute couture più importanti. La nota di chiusura invece è dedicata alla figura di Karl Lagerfeld, icona e simbolo della moda e non solo, venuto a mancare nel febbraio 2009.

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