Nei panni di una principessa: ci risiamo!, la recensione del film su Netflix

Il ventaglio di novità a tema natalizio si amplia su Netflix. A far respirare questa incantevole aria di festa è la nuova  – ma poi non tanto – commedia romantica: Nei panni di una principessa: ci risiamo! (trailer). Il film, sequel de Nei panni di una principessa del 2018, esce sulla piattaforma il 19 novembre ed è un progetto che vede come produttrice, insieme a Brad Krevoy e Steven R. McGlothen, colei che riveste il ruolo da protagonista: Vanessa Hudgens. Adesso, la versatile attrice, ha una sfida ancora più ardua da affrontare: interpretare tre personaggi diversi in un unico intreccio di trame.

Il finale del primo film aveva visto l’happy ending di Stacy Denovo (Vanessa Hudgens appunto) ed il Principe Edward (Sam Palladio), uniti in matrimonio a Belgravia. Gli eventi narrati nel sequel riprendono le vite dei protagonisti a distanza di due anni e spostano il luogo d’azione a Montenaro, dove Lady Margareth (di nuovo Vanessa Hudgens) attende di diventare la futura regina il 25 di dicembre. Stacy ed Edward raggiungono Margareth a Montenero, dove la attende un problema amoroso:  Kevin (Nick Sagar ) – con il quale si è lasciata mesi fa – è arrivato per l’incoronazione, suscitando in lei dei dubbi che devono essere risolti.

A questo punto, come accadeva nel primo film, per poter passare del tempo con Kevin – e sgattaiolare dai problemi di corte – Margareth si scambia nuovamente con Stacey. A complicare i loro piani, arriva Lady Fiona ( sempre Vanessa Hudgens ), cugina di Margareth, che in carenza di denaro per poter avere una vita agiata, cercherà di rapire Margareth/Stacey, per poter accelerare l’incoronazione e rubare i soldi che le servono per poter fuggire.

Nei panni di una principessa: ci risiamo!, è sicuramente un momento per poter immergersi nello spirito natalizio e viaggiare in un mondo fiabesco, fatto di castelli e addobbi esagerati. Gli interni dei singoli palazzi, da quello di Montenero a quello di Belgravia – presente brevemente e già conosciuto – rimandano ad uno stile rococò molto suggestivo e consentono, grazie al lavoro fotografico di Viorel Sergovici e Lulu De Hillerin, di immergersi in un ambiente regale dal quale è difficile risvegliarsi. Sorpassato però questo incanto, viene difficile addentrarsi nella storia. Purtroppo – pecca anche una performance della Hudgens molto basilare – la diegesi risulta banale e scontata. La vicenda dello scambio – già visto nel primo film – rende il racconto monotono e superfluo. Non solo: l’aggiunta della terza sosia, Lady Fiona, sembra arricchire negativamente qualcosa già di per sé piatta.

In termini di sceneggiatura, non si capisce bene quale sia effettivamente la trama principale, che sembra essere semplicemente l’aggrovigliarsi di tre trame separate: quella di Lady Margareth che vuole ritrovare l’amore, quella di Stacy che deve sostituire Margareth, e quella di Lady Fiona che vuole attentare alla corona, che si miscelano in maniera disordinata. Da qui il sequel sfocia in uno stato confusionale, spegnendo un po’ il divertimento dello switch del primo film, che poteva avere caratteristiche interessanti. Inoltre, il finale risulta molto frettoloso, una corsa necessaria affinché si arrivi il lieto fine, forzando una serie di avvenimenti che sembrano surreali in termini di tempistica.

Nonostante Nei panni di una principessa: ci risiamo!, presenti una serie di considerevoli pecche, rimane comunque un film da poter apprezzare nel suo minimo. Permette di assaporare il Natale anche prima del tempo e di passare un’ora e mezza in maniera spensierata quando si ha bisogno di staccare la spina. In fondo, a volte, un po’ di leggerezza non fa male!

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