The Invitation, la recensione del film su Amazon Prime Video

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The Invitation (qui il trailer), diretto da Karyn Kusama, si annovera tra i migliori thriller psicologici degli ultimi anni. La storia segue le vicende di Will (Logan Marshall-Green) e della sua compagna Kira, con i due che verranno invitati ad una rimpatriata di vecchi amici nella casa dell’ex moglie di Will, che ora insieme al suo nuovo compagno, ha superato i momenti più difficili e sembra aver ricominciato a vivere serenamente, al contrario di Will che invece è ancora attanagliato dal dolore e ha sviluppato un carattere taciturno e schivo. La festa sembra in un primo momento svolgersi allegramente, ma il comportamento dei vecchi amici di Will comincia a destare in lui diversi sospetti e la piacevole serata inizierà a prendere una piega inaspettata.

Dal punto di vista tecnico il film è senza subbio di ottima fattura. La regia è molto pulita e si complementa alla perfezione con la narrazione, accompagnata da un’ottima scenografia, la quale, dato il prevalente sviluppo della trama in ambienti interni che contribuiscono ad aumentare la sensazione di tensione, rende The Invitation molto simile ad un moderno Kammerspiele. L’atmosfera grottesca e cupa tiene sulle spine per tutta la durata del film e ci fa dubitare insieme a Will riguardo a ciò che stiamo vivendo, portandoci molto spesso a chiederci se i sospetti che proviamo siano fondati o se si tratti tutto della nostra immaginazione.

La pellicola, oltre ad intrattenere egregiamente lo spettatore, lo porta anche a riflettere e a ragionare su diversi temi, tra i quali, soprattutto, il rapporto che si instaura tra la ricerca della felicità e fin quanto in là saremmo disposti a spingerci per raggiungerla, ponendo così anche numerosi dubbi su cosa sia in realtà la moralità. Qual è il vero limite che possiamo raggiungere per perseguire i nostri scopi? Dov’è che l’uomo pur di ottenere quello che brama e desidera sfocia nella follia? Queste sono solo alcune delle domande alle quali The Invitation tenta di farci rispondere.

Tali riflessioni sono solamente alla base della narrazione del film, solo lo spettatore più volenteroso e intenzionato ad andare al di là della semplice trama cinematografica potrà coglierle e renderle parte di sé. Chi invece volesse fermarsi semplicemente al piano più superficiale e immediato dell’opera, non resterà deluso, poiché essa riesce pienamente a fornire a qualsiasi tipo di pubblico un ottimo prodotto d’intrattenimento, capace di sorprendere senza cadere nel banale e nel già visto, regalando un’esperienza cinematografica degna di nota e assolutamente da non perdere.

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