7. MULTISALA ARCADIA MELZO, MILANO

Il cinema Arcadia di Melzo è stato uno dei primi multisala d’Italia. Sin dall’apertura è diventato una meta d’eccellenza per i/le cinefili/e grazie alle tecnologie adottate e alla cura dei dettagli nel design e nel servizio offerto alla clientela.

INTERNI: Varcata una delle due entrate ci si ritrova nell’imponente foyer che sebbene risalga al 1997 sembra ancora molto moderno, illuminato di giorno dalla luce solare che entra da gigantesche lastre di vetro e di notte da luci normali e a fibre ottiche. Qui si nota subito una statua in scala 1:1 di un T-Rex (in occasione di Il mondo perduto – Jurassic Park), oltre a un gran numero di poster e cartonati (anche interattivi) di film in sala o in uscita, un pianoforte che si suona da solo, una navicella di Star Wars e un vecchio proiettore Cinemeccanica con all’interno un pezzo della pellicola di Dunkirk (non destinata alle proiezioni). Sono presenti quattro display che mostrano trailer e altri che mostrano gli orari dei film.

A fianco alle scale mobili un altro display indica se l’accesso alle sale è consentito o meno. Al piano superiore si trovano, oltre a un altro piccolo bar, gli ingressi delle cinque sale.

SALE: le quattro più piccole (220 posti) si chiamano Acqua, Aria, Fuoco e Terra, e sono dotate di uno schermo Harkness Perlux di 18 metri di larghezza formato scope (2,39:1), di proiettori digitali (4K in Acqua e Terra), e di amplificatori e diffusori Electro-Voice con una configurazione 7.1. In ogni posto si gode di un’ottima visuale e di molto spazio per le gambe e i sedili sono molto larghi, morbidi e comodi. Le sale hanno gli stessi impianti e la stessa acustica di quando erano ancora erano certificate THX (da qualche anno la gestione ha deciso di abbandonare la certificazione).

La quinta sala, Energia (630 posti), è il fiore all’occhiello, il principale motivo per cui questo multisala è soprannominato “tempio del cinema”. Rinnovata nel 2016, la sala ha vinto nel 2017 il premio New Screen of the Year della ICTA. Essa contiene lo schermo (Harkness Perlux digital 180) più grande d’Europa, di una larghezza di 30 metri in formato flat (1,85:1), dotato di masking verticale e orizzontale per il mascheramento delle bande nere. I proiettori sono una coppia di Christie 4220 (4K) modificati dall’aggiunta di lampada laser, e due Cinemeccanica Victoria 8 per proiezioni in pellicola. La sala è inoltre fornita di processore Dolby CP850 per consentire la riproduzione di audio Dolby Atmos, e presenta attualmente la più grande configurazione audio cinematografica nel mondo, fornita da Meyer Sound; è anche la prima sala al mondo a utilizzare la serie Leopard da concerto come frontali retroschermo. In qualunque formato, il sonoro della Sala Energia è unico per qualità, dinamica, precisione, immersività e potenza. Attualmente sono stati proiettati in Sala Energia in 70 mm con DTS 5.1 The Hateful Eight e Dunkirk e, in esclusiva italiana, Interstellar, Assassinio sull’Orient Express e Ready Player One. Arcadia proietta ogni tanto anche la propria copia di 2001: Odissea nello Spazio in 70 mm con colonna italiana magnetica Dolby SR, nonché altri classici in 70 mm.

In tutte le sale gli impianti di illuminazione, a fibre ottiche, sono firmati 3M e non sono a parete bensì sotto le poltrone e sotto lo schermo; gli impianti di condizionamento non sono visibili e arrivano direttamente a ogni poltrona.

SPETTATORI TIPO: Il pubblico del cinema è molto educato, tranne in qualche caso agli orari di maggiore affluenza. In sala Energia capita spesso di sentire l’applauso dopo il film (a volte durante) e dopo la demo del sonoro (talvolta seguita persino da standing ovation!).

Il circuito Arcadia ha altri due multisala, uno a Erbusco (6 sale) e uno a Bellinzago Lombardo (10 sale) e attualmente rimane una piccola catena indipendente il cui proprietario, Piero Fumagalli, è un grande appassionato di cinema.

Il cinema Arcadia di Melzo viene chiamato tempio, cattedrale, babele della settima arte”: esso offre un’esperienza dall’aura mistica che qualunque persona appassionata e/o esperta di cinema dovrebbe provare.

 

di Alessandro Dognini

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