L’AMANT DOUBLE – CANNES2017

Francois Ozon esplora il tema del doppio con il suo nuovo lungometraggio L’amant double in concorso a Cannes. Un film raffinatissimo in cui quasi ogni singola inquadratura rimanda al gioco della dualità. La scelta delle location, la scenografia, le opere d’arte che fanno da sfondo al racconto e ai tormenti della protagonista sono determinanti per la storia come un corpo fisico e narrante, un vero “io” all’interno della messa in scena. Si resta talvolta più incantati dai luoghi in cui si svolge una scena che dal dialogo stesso o dalle azioni degli attori.

La vita di Chloè è disturbata da dolori all’interno del suo corpo, dolori fisici che ne tormentano il ventre. Nessun medico riesce a capire di cosa si tratti, l’unica spiegazione sembra essere un problema psicosomatico. La donna va in analisi ma i suoi dolori interiori non passano, lo psicologo fallisce ma la donna trova nel suo analista il compagno della sua vita. Dentro di lei succede qualcosa che l’analisi o la medicina non sembrano poter spiegare. Chloè scopre che il suo compagno Paul ha un gemello, un fratello di cui non parla mai, un doppio rifiutato, anche lui analista. Il film gioca con i generi del cinema, cita Inseparabili (Dead Ringers) di David Cronenberg ma rimanda con chiarezza anche ai “doppelgänger” del cinema di David Lynch. Tutto il film è sostanzialmente un sogno dentro l’altro, un cerchio di Möbius che sarà infranto solo negli ultimi minuti di storia in cui ci sarà svelata una dimensione del racconto del tutto nuova. Un film di grande impatto visivo, disorientante e denso, a tratti torbido ed erotico ma costantemente psicologico e intellettuale che gioca con le percezioni dello spettatore e che riesce a costruire un racconto in cui (come ci insegna Cronenberg) psiche e carne possono essere la stessa cosa.

di Daniele Clementi

Ti potrebbero piacere anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ho letto la privacy policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo 2016/679 (GDPR) e del D.Lgs. n. 196 del 2003 cosi come novellato dal D.Lgs. n. 101/2018.