Hocus Pocus 2, la recensione del film su Disney+

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Hocus Pocus 2 (trailer) è sbarcato su Disney+ il 30 settembre. La pellicola, sequel di Hocus Pocus del 1993, vede tornare Sarah Jessica Parker, Bette Midler e Kathy Najimy nei panni delle sorelle Sanderson dopo ben 29 anni. Questa volta ciò che cambia, più che il contenuto, è la regia, che al posto di Kenny Ortega vede la firma di Anne Fletcher.

Winfred (Bette Midler), Mary (Kathy Najimy) e Sarah (Sarah Jessica Parker) sono riuscite a tornare a Salem dopo ben 29 lunghi anni grazie all’aiuto inconsapevole di Becca (Whitney Peak) e Izzy (Belissa Escobedo). Questa volta il loro obiettivo è lanciare un incantesimo di potenziamento che, nella serata della loro iniziazione a streghe nel 1653, era stato loro proibito di fare. 

Hocus Pocus 2, esattamente come il primo film, ha quell’essenza spooky tipica delle atmosfere di Halloween, e riesce a confermare l’essere un cult fra i lungometraggi del genere. Tutti gli elementi che strutturano la scenografia sono in armonia per far tornare lo spettatore indietro nel tempo e immergerlo in quei luoghi caratteristici della notte dei morti viventi.  Seppur siano passati anni dalla produzione del primo film, nonostante la modernizzazione delle tecniche cinematografiche e degli effetti speciali, si è voluto mantenere quello stile “casereccio” tipico della pellicola del 1993. L’idea sembra quella di non volersi discostare molto dall’originale, per rimanere fedele a quella dimensione poco elaborata ma affascinante che tanto piacque all’epoca. 

Ciò che invece cambia questa volta sono i temi messi in campo per far progredire la storia senza rischiare di riproporre una trama già vista precedentemente. L’obiettivo qui non è mostrare la malvagità goffa delle tre sorelle, bensì portare avanti il concetto di unione, famiglia ed emarginazione che loro rappresentano. Finalmente conosciamo davvero Winfred, Mary e Sarah.

Anne Fletcher ci mostra, nelle scene che costituiscono il primo atto, ciò che accadde fra il 1450 e il 1750 sia in Europa che in America, quando molte persone accusate di stregoneria furono condannate a morte. L’ignoranza della gente, mossa dall’isteria e dalla superstizione, non solo riuscì a mietere molte vittime innocenti, ma allontanò numerose donne che si ritrovarono ad essere giudicate e denigrate seppur non avessero alcuna colpa se non quella di avere idee sovversive. Il ritmo del film quindi è scandito dalla rivalsa e dalla vendetta delle sorelle Sanderson che, oltre a voler affermare il loro potere, vogliono farla pagare a chi ha fatto loro del male senza averne motivo. Quando tornano a Salem si accorgono di essere idolatrate da persone che non solo vogliono scattare foto insieme, ma – secondo loro – le imitano perché le venerano. Questo sembra quasi riempire quel dolore provato da piccole quando furono esiliate, riuscendo finalmente a sentirsi accettate. In fondo quello che loro realmente vogliono è soltanto essere amate.

Hocus Pocus 2, rispetto al primo, si ripulisce del tutto da qualsiasi tono “dark” che potesse avere, diventando quasi una commedia simpatica. Winfred, Mary e Sarah sono personaggi eccessivamente caricaturali e impacciati, che si devono destreggiare nel mondo contemporaneo e lo fanno molto goffamente. Più che un sequel, il film potrebbe definirsi un omaggio alle sorelle Sanderson, diventate dei personaggi iconici nel panorama dei film a tema Halloween.  La vena comica di Hocus Pocus 2 ha permesso di scatenare quel processo di identificazione nelle tre donne: ci si sente molto più vicini alle sorelle e alla loro storia, così che quando i titoli di coda compaiono l’unica cosa che viene in mente è: grazie. Grazie per averci fatto sentire di nuovo bambini.

Su Disney+ dal 30 settembre.

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