#FEFF22: Better Days, la recensione del film vincitore

Al Far East Film Festival 22 trionfa la Cina con un commovente youth drama. Better Days (qui il trailer) di Derek Tsang ha concluso la rassegna con una potente rappresentazione di temi forti come bullismo, sofferenza ed emarginazione. E l’impatto di questo film è stato tale da conquistare in extremis la cima della classifica, aggiudicandosi il Gelso d’Oro e il Black Dragon Award, il premio speciale decretato dagli accreditati Shogun.

Tratta dal romanzo In His Youth, In Her Beauty di Jiu Yuexi, la storia straziante di Better Days, purtroppo non è finzione. È la conseguenza estrema e scioccante di un sistema scolastico che è serratissimo nel fare pressioni sui giovani, ma altrettanto fallimentare nell’incanalarne le energie, nell’arginare gli eccessi di violenza. Professori, leggi e polizia sono quasi impotenti nei confronti dei casi di bullismo e si impantanano nello sforzo di deliberare chi sia la vittima e chi il carnefice. Le famiglie, anziché offrire un rifugio, spesso e volentieri soffiano sul fuoco dell’esasperazione dei figli, sui quali preme insopportabilmente il peso di inseguire brillanti carriere scolastiche.

Il risultato è che da violenza nasce violenza. La giustizia, anziché tutelare, non fa altro che coronare con un insulto finale vite già devastate. È solo un’altra arrogante entità da cui bisogna proteggersi. In questa realtà disastrata, due ragazzini diversissimi tra loro, Chen e Liu, interpretati da Zhou Dongyu e dall’idolo pop Jackson Lee, imparano ad amarsi proteggendosi l’un l’altra.

La tragedia di questo mondo spietato, in cui o si è prede o predatori, non lascia tregua dall’inizio alla fine. Ogni minima sfumatura drammatica è analizzata con grandissimo afflato, ma senza mai perdere il ritmo di un film che crea un vero e proprio rollercoaster di emozioni. Scene agrodolci rendono alla perfezione l’infinita tenerezza di un amore nato nella condivisione di un destino che non ha vie di scampo. Eloquente in questo senso è la scena in cui per la prima volta si libera la passione tra Chen e Liu. L’ironia tragica fa sì che avvenga durante la simulazione dello stupro di Chen, inevitabile per farla sfuggire al braccio della giustizia. Del resto l’alchimia perfetta tra Zhou Dongyu e Jackson Lee, è uno dei capisaldi della buona riuscita di questo film.

In definitiva, quello che Derek Tsang ci presenta è un “filmone” di incredibile potenza, dai toni strazianti, crudi e commoventi. Opere come questa si rivelano spesso determinanti nella sensibilizzazione a una piaga sociale profonda, in questo caso il bullismo. Better Days ha incassato 217 milioni di dollari solo in Cina, un grandissimo successo di pubblico, ma anche di critica. È un risultato che stupisce e dà speranza, considerata soprattutto la situazione della censura cinese. La vittoria al FEFF è significativa dell’incredibile risonanza del film, che merita sicuramente di affermarsi anche in occidente.

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