BIF&ST – GASSMAN MEMORIES

Questa nona edizione del Bari International Film Festival si tinge di elegante e di appariscente. Il red carpet fisso davanti al Teatro Petruzzelli, pochi film di cinematografie marginali nella sezione Panorama Internazionale, la dedica a Vittorio Gassman e conseguente retrospettiva dell’edizione, danno al festival pugliese un gusto occidentale e glamour sicuramente notevole, in confronto alla precedente annata.

La giornata del 22 aprile, un sabato tiepido per il capoluogo adriatico, getta le basi per lo spirito tutto borghese e da pubblico ‘anta’ dell’edizione. Alcuni film di Gassman sono stati proiettati al Cinema Galleria, rigorosamente nei 35mm appariscenti, morbidi e restaurati, presi in prestito dalla Cineteca Nazionale; alla Libreria Feltrinelli si è tenuto un incontro con il noto e apprezzato critico Paolo Mereghetti (autore dell’omonimo Dizionario dei film), accolto da una folla di curiosi confidenziali e disinibiti. Tutti ottimi antipasti per passare alla serata inaugurale al Petruzzelli, aperta da La tenerezza, il nuovo film di Gianni Amelio.

Il tutto anticipato da intriganti e distensivi entertainment apripista: un quintetto di fiati che suona il galoppante tema di 8 1/2 di Nino Rota, le cerimonie ufficiali e a seguire un interessante ma breve dibattito con Medici senza frontiere. Per finire – visto che è arrivata l’ora di fare iniziare il film e il pubblico prevalentemente di coppie mature e giornalisti (obbligato a spegnere i cellulari) non ha voglia di aspettare – salgono velocemente sul palco i protagonisti e il regista del film inaugurale. Dulcis in fundo, Amelio preferisce rimandare il dibattito a dopo e i suoi comprimari Micaela Ramazzotti, Elio Germano e Greta Scacchi non lo contraddicono certo.

Le luci si spengono soffuse. Il festival comincia e le prime immagini del film d’apertura vengono proiettate sul grande schermo: un minidramma a tinte forti, canonico ma ben costruito, che si offre agli spettatori stranieri più impreparati come simbolo del cinema italiano di quest’annata, rigorosamente sottotitolato in inglese. Il plot dell’edizione si presenta di grande finezza, con un pubblico chic da Festival d’opera lirica, forse con un gusto un po’ Salisburghese, che difficilmente si preserverà per le prossime anteprime serali, ma le conferme le avremo con le prossime giornate!

di Gianmarco Cilento

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