#RomaFF14: La Belle Époque, raffinata commedia francese sulla nostalgia

#RomaFF14: La Belle Époque, raffinata commedia francese sulla nostalgia

Un salto nel passato, in qualsiasi epoca si desidera, non grazie ad una macchina del tempo o a qualche magia strabiliante, ma grazie al cinema, alle scenografie e ricostruzioni per la precisione, ad attori e comparse che permettono di rivivere i ricordi, sotto la direzione di un giostraio onnipotente. Questa l’innovazione principale nell’orizzonte diegetico della pellicola di Nicolas Bezos, La Belle Époque (trailer), commedia elegante e divertente sul tema della nostalgia.

Victor (Daniel Auteuil) è un fumettista che, in conflitto e annoiato dalla continua innovazione digitale, viene mantenuto dalla moglie Marianne (Fanny Ardant), amante della tecnologia e di un altro uomo. Lei caccia Victor di casa che, privo di ogni cosa, accetta l’aiuto del figlio imprenditore e l’invito a partecipare ad un servizio di ricostruzione temporale di qualsiasi evento passato il cliente richieda (una sorta di Westworld francese, ma in piccolo e con attori in carne ed ossa). Victor sceglie il 1974, il giorno in cui incontrò la donna della sua vita a Lione, momento immortalato dai bozzetti del fumettista e messi in scena da un esuberante sceneggiatore, debitore d’infanzia di Victor, che a sua volta intraprende una relazione di odi et amo con l’attrice che interpreterà la futura moglie di Victor, Marianne, nella ricostruita Lione del 74.

Una trama originale dispiegata tra linee comiche, riflessive e trovate azzeccate che fanno scivolare accuratamente scene ben scritte con naturalezza. La Belle Époque, non quella di fine ottocento, ma l’epoca bella in cui i ricordi più preziosi sono impressi e qui rivivono nelle messe in scena reali, che nella pellicola diventeranno una serie tv in streaming, creando così un cortocircuito riflessivo e metacinematografico tra il digitale che imperversa e permette un salto di paradigma, ma è senz’anima e la tangibilità dei fumetti cartacei di Victor, della vita disinibita degli anni settanta. Quegli anni che mancano a Marianne, persa tra l’effimero della tecnologia ella ritroverà tale vitalità nel rapporto con il marito grazie alla riproduzione fisica dei ricordi.

La Belle Époque, in fuori concorso a Cannes 2019 e presentato nella sezione Tutti ne Parlano alla Festa del Cinema di Roma, si inserisce con risonanza tra le più note commedie francesi sarà in sala dal 6 novembre.

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