Buio, il cinema che contrasta il covid è donna e non ha paura dell’incognito

Buio

Buio (trailer) di Emanuela Rossi è una storia oscura, una favola nera fatta di isolamento, apocalisse e crescita femminile. Una storia perfetta per i tempi del Covid-19 e per una condizione di isolamento forzato dello spettatore. Il film, previsto in uscita già prima dell’emergenza il 7 maggio, arriva nelle sale nonostante la chiusura degli schermi e dei cineclub.

L’operazione, innovativa e coraggiosa, sarà la prima nella storia e consentirà agli esercenti cinematografici ed i circoli del cinema di vendere biglietti di ingresso per il film nonostante la chiusura degli schermi. Il cinema sarà virtuale e ospitato da una piattaforma stabile di streaming come MYmovies, ed il titolo sarà acquistabile però solo dai siti dei cinema e dei cineclub che aderiranno all’iniziativa e consentirà al pubblico di comprare un biglietto il cui 30% andrà al sito dell’esercizio o del cineclub che lanceranno dalla loro homepage l’evento.

Emanuela Rossi racconta di tre ragazze segregate in casa e nell’oscurità per proteggersi da una malattia del sole che sembra provocare danni mortali agli esseri umani. Le donne risultano più facilmente soggette alla degradazione del corpo e la morte, mentre gli uomini sembrano poter uscire con tute e maschere antigas per lottare e trovare il cibo per continuare a vivere. In una dimensione claustrofobica seguiamo le giovani e bravissime interpreti nel loro quotidiano in completo isolamento, le ossessioni religiose del padre e le paure quotidiane delle figlie, molte indotte dai racconti del padre stesso.

Ma un giorno il padre non tornerà a casa e la figlia più grande, Stella (Denise Tantucci), dovrà decidere se sfidare il sole e il mondo degli uomini.

In realtà non è l’apocalisse la linea centrale del racconto e sebbene la figura del padre sia un motore determinante per lo sviluppo della storia è anche la meno importante del nucleo. Al centro del racconto e delle possibilità introspettive del film ci sono Stella, Luce e Aria che rappresentano esattamente i valori di libertà ed armonia con la terra di cui sono private fin dall’inizio del racconto. Sono completamente immersi nella sfera femminile anche i grandi misteri della storia così come le più potenti pulsioni passano dai ricordi o dal confronto scontro fra le personalità femminili delle protagoniste. La prima battaglia di Stella non è mai l’isolamento o le ostilità fisiche che piano piano deve combattere ma è piuttosto l’acquisizione della sua autocoscienza e la definizione di se stessa a prescindere dal cntesto ed in prospettiva alle sue sorelle ed alle minacce da cui deciderà di proteggerle. Un film che vive in bilico fra una storia oscura e ricca di misteri ed un vaggio visivo metaforico sulla conquista e definizione della identità delle protagoniste.

Buio è una fortissima ed intelligente favola dark femminista con alcune trovate favolose ed una buona dose di coraggio e maturità creativa da parte della regista. Un piccolo film che sarebbe finito soffocato dalla distribuzione commerciale in tempi normali che sta trovando un suo spazio di promozione e uscita in un tempo di crisi.

Non ci è dato ancora sapere se questa situazione aprirà le porte ad un nuovo modo di considerare il cinema o se questo film ed altri resteranno solo nella dimensione del ricordo di una strana epoca ma resta la certezza che il film Buio ha oggi l’opportunità di far conoscere la sua regista e le sue attrici ad un mercato che difficilmente avrebbe trovato tempo e spazio per promuoverlo in condizioni commerciali normali. Meritano una menzione le bellissime illustrazioni di Nicoletta Ceccoli che accompagnano i capitoli divisori del film.

Ti potrebbero piacere anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ho letto la privacy policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo 2016/679 (GDPR) e del D.Lgs. n. 196 del 2003 cosi come novellato dal D.Lgs. n. 101/2018.